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Psicoanalisi e Metodo scientifico, una ricerca di assoluto valore. Huffpost, 21/04/22, D. D’Alessandro

22/04/22
Psicoanalisi e Metodo scientifico, una ricerca di assoluto valore. Huffpost, 21/04/22, Davide D’Alessandro

ALIGHIERO BOETTI, 1980

Parole chiave: metodo psicoanalitico; epistemologia; scientificità psicoanalisi

La psicoanalisi ha sviluppato una pluralità di prospettive teoriche che non confluiscono in un corpus unitario. Il Gruppo di studio della SPI ‘Psicoanalisi e Metodo Scientifico’ coordinato da Ferdinando Riolo ha svolto una ricerca con ‘l’obiettivo di identificare e confrontare gli assunti di base  delleprincipali teorie presenti nello scenario attuale dellapsicoanalisi’ come descrive Davide D’Alessandro in questo articolo. Uno strumento di lavoro unico e prezioso per tutti gli psicoanalisti e coloro che desiderano orientarsi nel panorama psicoanalitico. (Maria Antoncecchi)

Psicoanalisi e Metodo scientifico, una ricerca di assoluto valore Huffpost, 21/4/2022 di D. D’Alessandro

Huffpost 21 aprile 2022

Talvolta le Riviste hanno ancora la capacità di sorprenderci. È il caso del n. 4 del 2021 della Rivista di Psicoanalisi, edito da Raffello Cortina. Un numero non solo da leggere ma da conservare per tornarci a ogni occasione di confronto possibile tra teorie e/o modelli, tra analisti di varia scuola e formazione, un numero che ha già alimentato un fervente dibattito all’interno della Società Psicoanalitica Italiana.
Il numero, come precisa il direttore Alfredo Lombardozzi nella nota di presentazione, “raccoglie i risultati di una ricerca durata sette anni, coordinata da Fernando Riolo, che nell’introduzione dal titolo Teorie psicoanalitiche a confronto. Un’indagine assiomatica, e successivamente nelle conclusioni, introduce ed elabora in modo efficace i risultati raggiunti, consentendoci di condividere uno strumento di lavoro che potrà essere di grande utilità e interesse per lo studio delle teorie psicoanalitiche, per il loro ‘insegnamento’ nei contesti di formazione e per operare nell’ottica di uno sviluppo delle teorie psicoanalitiche muovendosi su un terreno di maggiore solidità”.
Già, la solidità. Intorno a questo termine si potrebbe scrivere un libro, se altri non ne avessero scritti, per evidenziare le critiche rivolte, potremmo dire da sempre, alla psicoanalisi, non solo di non essere una scienza, ma di muoversi su un terreno alquanto scivoloso, dunque poco solido.
In realtà, chi avrà voglia e pazienza, come sostiene Riolo, per addentrarsi nel lavoro, scoprirà uno sforzo senza precedenti che ha l’ambizione di dimostrare come la disciplina psicoanalitica, se ben condotta, non poggi affatto su un terreno poco solido o, peggio, franoso.
Scrive Riolo: “Nell’intento di condurre il confronto nel modo più imparziale possibile, abbiamo adottato il criterio di estrarre direttamente dagli scritti degli Autori gli assiomi dai quali si dipartono le loro teorie e concezioni del lavoro analitico. Per delimitare il campo d’indagine, abbiamo scelto di far riferimento, in prima istanza, agli Autori cui fanno capo le maggiori correnti rappresentate nell’I.P.A.: Melanie Klein, Heinz Hartmann (Psicologia dell’Io), Donald Winnicott, Wilfred Bion, Heinz Kohut (Psicologia del Sé). Abbiamo isolato i loro assiomi e li abbiamo messi a confronto, in modo da individuare i punti sui quali si registrano divergenze significative”.
I confronti avvengono sulla teoria dell’apparato psichico, sulla teoria delle pulsioni e dell’energia psichica, sulla teoria delle qualità psichiche, sulla teoria dello sviluppo psichico, sulla teoria delle nevrosi e delle psicosi e sulla teoria del trattamento. Conclude Riolo: “Da alcuni punti di snodo si dipartono le attuali correnti della psicoanalisi. Esse divergono su aspetti decisivi, sia rispetto al sistema freudiano che l’una rispetto all’altra; e tali divergenze, se da un lato hanno conseguenze rilevanti sullo statuto della teoria generale, determinandone la perdita di unità e consistenza, dall’altro si riflettono sulla teoria e la pratica clinica, determinando la pluralità e l’indecidibilità teoretica delle strategie tecniche e operative. Riteniamo che l’evoluzione della psicoanalisi richieda di riconoscere e affrontare tali divergenze, non risolvendole attraverso opzioni ideologiche e criteri di appartenenza, ma attraverso la ricerca e il confronto disinteressato fra le teorie e le osservazioni psicoanalitiche. Il che a sua volta richiede che le teorie siano sufficientemente identificate e distinte, sì da rendere possibile la loro conferma o la loro falsificazione da parte delle osservazioni. Contribuire a questo compito è stata la nostra ambizione”.
Non a caso il Gruppo di ricerca, diretto da Riolo e costituito da numerosi analisti, tra i quali figura anche il Presidente Sarantis Thanopulos, si chiama “Psicoanalisi e Metodo scientifico”. Solo attraverso un metodo che abbia e dimostri chiarezza, che sia in grado di rendere conto di come si opera e in base a quali criteri, la psicoanalisi può continuare il suo cammino, a distanza di centoventi anni dalla sua fondazione. Data più volte per morta, resta in piedi e, soprattutto, resta una delle poche possibilità di trasformazione per l’umano. Lo ricordano anche Franco De Masi e Giorgio Mattana che, sul sito della SPI, hanno avviato, con lo stesso Riolo, un dibattito su modelli e teorie che merita di essere ulteriormente alimentato e seguito


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