Il nostro rapporto con la società e il Congresso di maggio

Il nostro rapporto con la società e il Congresso di maggio

16/04/24
Bozza automatica 72

Care, i colleghe, i

Giovedì 11 Aprile ho partecipato come presidente della SPI, unica società di psicoterapia convocata, alle audizioni della Commissione del Senato per la Sanità su due DDL per la Salute Mentale, in gran parte sovrapponibili tra di loro (QUI il mio intervento in cui ho sostenuto la centralità della Psicoterapia). Sul piano delle dichiarazioni esiste un’ampia convergenza tra le forze politiche sulla necessaria di salvaguardare i principi fondamentali della legge 180 aggiornandola alle esigenze di oggi. Cosa effettivamente accadrà è difficile prevederlo. 
La congiuntura attuale non è favorevole al sistema della salute mentale. Ciò nonostante, e al di là dei risultati concreti che si possono ottenere in un momento di stagnazione generale, la SPI deve essere presente nel campo del dibattito pubblico e istituzionale (il che esige più che mai un impegno importante del presidente e dell’esecutivo). Il nostro apprezzamento nella società, nel campo culturale e nelle istituzioni supera ampiamente il potere effettivamente detenuto sul piano burocratico-amministrativo. Ciò che rispecchia ampiamente la nostra identità di società mossa dall’interesse scientifico e dal senso di responsabilità nei confronti di chi soffre.
Mantenere vivo il nostro patrimonio di idee, essere un punto di riferimento per chi desidera un futuro migliore, è la nostra missione più importante.La psicoanalisi prospera grazie al suo riconoscimento non come prassi tecnica efficiente, ma come cura di sé, dell’altro e del vivere comune che è fondata sulla conoscenza e esperienza profonda dell’essere umano e delle sue relazioni, delle sue passioni, dei suoi conflitti inconsci, delle sue contraddizioni e delle sue sofferenze. 
La sua capacità di interrogarsi sul malessere collettivo, la sua attitudine a dialogare con gli altri saperi scientifici, con la cultura, con l’arte e con le istituzioni politiche è fondamentale per il suo riconoscimento come metodo di cura e come pensiero critico costitutivo della Polis (l’ordinamento politico democratico e la “società civile”).
Il nostro congresso nazionale a Roma il 24 -26 Maggio (QUI il programma) ha come suo tema, mai così attuale settant’anni dopo la fine della II guerra mondiale, il rapporto tra il malessere psichico collettivo e individuale e la grave crisi socioeconomica, politica, culturale e etica in cui viviamo. Le tre plenarie del congresso hanno temi molto importanti:

Il rapporto tra il conflitto e il futuro: si può costruire il futuro in assenza del conflitto, si possono eliminare le contraddizioni che sono il motore della nostra vita e la libertà dell’altro di opporsi al nostro desiderio? I nostri interlocutori saranno il cardinale Zuppi, uno degli esponenti più significativi del “nuovo corso” della Chiesa Cattolica, della sua grande apertura al disagio materiale, psichico e esistenziale che abita il nostro mondo, e Di Cesare apprezzata filosofa la cui lettura esigente e graffiante dello stato attuale delle cose contribuirà a un dibattito vero.

La salute mentale e il suo destino, la pericolosa mancanza di consapevolezza politica che l’incuria nello spazio della cura psichica produce incuria in tutte le nostre relazioni, fa crescere un disagio emotivo e mentale che svuota in silenzio le nostre esistenze ed è potenzialmente catastrofico.
I nostri interlocutori sono Antonello D’Elia presidente della Psichiatria Democratica e Barbara D’Avanzo dell’Istituto Farmacologico Negri di Milano e vicepresidente della Società di Epidemiologia Psichiatrica. Ci rappresenteranno nel dibattito Marco Grignani, Pierluigi Politi e Marco Grignani.

Le donne e i diritti: non solo i diritti delle donne fortemente discriminate nel campo del lavoro, della politica, della cultura e della sessualità, ma anche la centralità della donna nella significazione stessa dei diritti e nel loro rispetto. Le nostre interlocutrici sono Margherita Cassano Prima Presidente della Corte di Cassazione e Silvana Sciarra ex Presidente della Corte Costituzionale.
Ci rappresenteranno Rosaria Capillo e Stefania Nicasi.

Nelle sessioni di venerdì e di sabato (cinque per ogni giornata della durata di 3 ore ciascuno) vivrà il “cuore psicoanalitico” del congresso. 
Tre laboratori di collaborazione con le alte discipline (violenza di genere, migrazione, psicoanalisi e lavoro) ne faranno parte. Il livello dei contributi in tutte le sessioni è eccellente.
Sabato pomeriggio dopo la fine dei lavori ci saranno due spazi di presentazione: uno dedicato alla nostra Rivista, l’altro all’ultimo libro (I volti dell’avversario) del filosofo Roberto Esposito, premio Musatti.
Venerdì alla chiusura dei lavori un evento importante: l’assegnazione del premio Musatti al regista Mario Martone.  
Un programma ricco costruito su tavole rotonde. Senza relazioni lunghe e con tanto spazio per la discussione. Perché di discutere tra di noi e con gli altri abbiamo tanto bisogno. Il dialogo con l’altro è parte fondante della nostra identità nello spazio della cura e nella vita sociale e culturale in cui il nostro sapere respira e si rinnova. 
La partecipazione al congresso è parte importante della formazione analitica. La partecipazione dei candidati è fortemente raccomandata e desiderata.         
Un caro saluto
 Sarantis Thanopulos 
Presidente della SPI    
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