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Bion in Marrakech 2020. Marrakech, 23-25 ottobre 2020

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23/10/20

 al 

25/10/20

BION IN MARRAKECH 2020

Marrakech  23-25 ottobre 2020

Progetto e coordinamento: Monica Horovitz

Per saperne di più

A New York nel 1977, Wilfred R. Bion aveva proposto l’idea di scrivere un libro intitolato « Linterpretazione dei fatti ». I « fatti » dovrebbero essere tradotti nel linguaggio dei sogni per poter creare una « circolazione a doppio senso» con l’interpretazione dei sogni (dove i sogni sono tradotti in fatti).

Il seminario « Bion in Marrakech » intende realizzare questa circolazione a doppio senso tra orientamenti scientifici e contributi immaginari e tra analisti, individui e gruppi internazionali, che parlano inglese o francese.

Il primo seminario, pensato da Monica Horovitz, si è tenuto a Marrakech nel 2013, un « altrove» immmaginario e la matrice di un sogno fatto di desideri e di paure craintes tali da evocare « Le città invisibili » di Italo Calvino. Dopo due edizioni a Marsiglia, la quarta edizione è tornata nel 2019 a Marrakech. I quattro seminari hanno conservato il titolo iniziale di «Bion in Marrakech» per trasmetttere un desiderio di confronto in uno spazio indipendente.

Il seminario è una riunione internazionale autofinanziata, limitata a 55-65 persone. Diversamente dai grandi incontri, è composto da persone invitate che desiderano partecipare alla totalità dei lavori, compresa la sessione di chiusura, affinché la discussione possa crescere e svilupparsi creativamente. Non è necessaria una conosenza approfondita dell’opera di Bion; ciò che conta è di avere il piacere di discutere il lavoro clinico.

Titolo 2020:

Navigare verso l’Inconscio: Hic sunt Dracones

L’arte cartografica medioevale aveva definito le regioni ancora inesplorate del pianeta terra incognita: ciò che si trova laggiù, sull’altro versante degli oceani, dove comincia o finisce il nostro mondo. L° dove la nebbia detta le sue leggi impercettibili.

Ma bisogna dirlo, l’inconscio è un regno che storicamente (filogeneticamente e onntogeneticamente), abbiamo imparato a temere. Pertanto, al posto di terra incognita, possiamo leggere « hic sunt dracones », con l’idea che questi territori ancora incontaminati sia abitati da draghi e da altre creature mostruose, direttamente emerse dal nostro più intimo inconscio. L’esplorazione dell’inconscio rinvia così, sempre, alla paura di incontrare i nostri mostri concosciuti e non pensati. O soprattutto, cosa ben più sconvolgente, di renderci conto che i mostri più conosciuti sono di fatto creature dell’inconscio.

Ciò che non sappiamo ci sfida : una sfida che, quando è ben temperata, dà un senso alla nostra esistenza. E’ un richiamo a figurare,a nominare, a catturare qualcosa che fino ad allora non era mai esistito. L’inconscio è a tutti gli effeti un invito, forse il più eccitante di tutti: un invito a conoscere.

Relatori 2020

Nicola Abel  Hirsch Maxine    Anderson
Leopoldo Bleger Luca Caldironi
Duncan Cartwright Bernard Chervet
Antonino Ferro Denis Flynn
Serge Frisch Monica Horovitz
Yolanda Gampel Bernd Nissen
Joseph Triest Nancy Wolf