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CdPR – La psicoanalisi nel trauma e nell’emergenza. Roma 20 ottobre 2018

20/10/18

Sabato 20 ottobre 2018, ore 9,30
via Panama, 48 – Roma

La catastrofe ambientale e psichica mobilita un dolore estremo prima di tutto in chi lo vive come vittima, ma anche in chi in qualità di analista o soccorritore se ne prende cura. Come afferma Bion: “Alcuni pazienti sperimentano il dolore ma non lo soffrono” (Bion 1970). Spesso l’analista si trova a soffrire il dolore congelato della vittima, come se lo soffrisse per suo conto. Nella ricerca teorica-clinica su questo tema emerge che in alcuni casi, per la storia di cui le vittime sono portatrici, la capacità di accogliere e soffrire il dolore dell’altro viene compromessa per ciò che evoca nel terapeuta. Sono elementi collegati a momenti di grave imbarazzo nel rapporto con la vittima, di scacco, d’impasse e d’insoddisfazione con se stessi nella propria capacità di aiutare, che producono un’intensa sofferenza tanto nella vittima che nell’analista o nel soccorritore. Bisogna a lungo aver fatto i conti con lo “sconquasso interno e poi il sottile filo della ricostruzione, della reintegrazione dentro di noi dell’amore e della vita” (Cancrini, 2002) per riuscire ad avvicinare con la giusta sensibilità il dolore dei nostri pazienti o delle vittime. Le vittime da catastrofe a volte sembrano bloccate nella relazione con il loro analista poiché sentono dentro di loro come una minaccia. Cercare di raggiungere queste aree incriptate del dolore umano è impresa ardua e delicata. L’esperienza del sisma di Amatrice ha visto un folto gruppo di analisti della SPI collaborare con un’associazione di volontari di protezione civile, il Centro Alfredo Rampi, per soccorrere le vittime. Il seminario racconta alcuni degli interventi realizzati.

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