
Parole chiave: psicoanalisi e Università, psicoanalisi e ricerca, psicoanalisi e formazione
Psicoanalisi e Università
(a cura di) Cristina Riva Crugnola
Nell’ambito della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) è attualmente attivo il gruppo intitolato Psicoanalisi e Università: formazione, clinica e ricerca che si propone di tenere vivo il dialogo tra psicoanalisi e istituzioni universitarie intese sia come contesto di ricerca che di formazione. Il gruppo continua l’attività svolta durante il precedente esecutivo SPI (2022-2025) con il coordinamento di Nicolino Rossi. L’attività del gruppo ha seguito due direttrici: mappare la consistenza della presenza di soci SPI nei ruoli universitari e le linee di ricerca da loro promosse; mettere a punto strategie in grado di agevolare il dialogo tra SPI e Università con particolare riferimento ai temi della ricerca e della didattica/formazione.
I risultati dell’attività svolta hanno avuto come esito significativo il Convegno “Psicoanalisi & Università. Un dialogo aperto”, promosso all’interno delle attività scientifiche della SPI nel febbraio del 2024 a Roma e coordinato da Nicolino Rossi e dal gruppo nel suo complesso in veste di comitato scientifico. Le relazioni del convegno e le riflessioni che ne sono scaturire sono state pubblicate nella Rivista di Psicoanalisi (2025, LXXI, 1, pp.197-282) e costituiscono un primo punto di arrivo circa la riflessione relativa ai rapporti tra psicoanalisi e istituzione universitaria.
Quali sono stati i punti salienti emersi da quell’incontro e dal dibattito che ne è derivato?
Uno dei punti significativi ha riguardato il rapporto – considerato nel contesto italiano – della psicoanalisi con la ricerca, intesa quest’ultima nelle sue diverse dimensioni, clinica, empirica (evidence based), concettuale e interdisciplinare, seguendo la definizione fornita da Leuzinger-Bohleber (2015). Ricerca clinica e concettuale sono parse in questa disamina modalità di ricerca condivise dalla comunità psicoanalitica italiana. Si pensi a questo proposito, per la ricerca clinica, al progetto di ricerca promosso dalla stessa Leuzinger-Bohleber (2018) intitolato Three Level Model of Clinical Observation. Si tratta di un modello fondato sulla discussione in gruppo di un caso – seguito longitudinalmente – utilizzando differenti livelli di analisi al fine di valutarne le trasformazioni; tale modello è stato applicato in modo estensivo anche in Italia con il coordinamento della Società Psicoanalitica Italiana (Galeota et al., 2023).
Per quanto la ricerca concettuale, intesa come la chiarificazione dei concetti fondamentali della disciplina psicoanalitica, questa appare presente sia all’interno della SPI con il gruppo coordinato da Riolo (Riolo, 2021) volto a individuare gli assiomi che informano le principali teorie psicoanalitiche, sia nelle istituzioni universitarie attraverso l’attività svolta da vari soci SPI operanti al loro interno (Galliani, Concilio, Ruggero, 2024) con l’obiettivo di chiarificare concetti psicoanalitici chiave.
Molto diffuse nel campo universitario si sono delineate anche le ricerche psicoanaliticamente informate, quelle ricerche volte cioè a verificare ipotesi psicoanalitiche o a leggere con un vertice psicoanalitico dati raccolti con altre metodologie o ancora a declinarsi con altre discipline come le neuroscienze. Si pensi a questo riguardo alle numerose ricerche svolte nel quadro dell’infant research, della teoria dell’attaccamento e della psicopatologia evolutiva (Riva Crugnola et al., 2025).
Meno praticate esviluppate nel panorama psicoanalitico italiano, rispetto anche a quello internazionale, sono apparse le ricerche empiriche volte a verificare l’efficacia dei trattamenti psicoanalitici e ad esplorare i fattori implicati nel processo e nel cambiamento terapeutico analitico. E’ importante ricordare a questo proposito che questo tipo di ricerca, volta a verificare l’efficacia dei trattamenti e i processi sottesi, è un approccio particolarmente rilevante per definire il ruolo ricoperto dalla psicoanalisi nell’ambito accademico sia italiano (Colli, Gagliardini, 2018) che internazionale come ha sottolineato a più riprese Otto Kernberg (2006, 2016).
In sintesi, da questa breve analisi risulta che la ricerca psicoanalitica, declinata nelle sue diverse accezioni nel contesto universitario, offre un contributo prezioso e articolato nell’approfondire ed arricchire il dialogo tra la psicoanalisi e le diverse forme di ricerca, tra pratica clinica e metodi di ricerca salvaguardando al contempo la specificità e le differenze dei diversi ambiti. La necessità che la ricerca in psicoanalisi abbracci una prospettiva plurale è d’altra parte sostenuta istituzionalmente dalla stessa International Psychoanalytical Association e testimoniata sia dalle Open Door Review curate da Fonagy (1990, 1992) e da Leuzinger-Bohleber (2015) che dai Grant annuali – di cui sono risultati vincitori anche vari gruppi di analisti italiani – finalizzati proprio a promuovere la ricerca in psicoanalisi, considerata nelle sue varie dimensioni. Per quanto riguarda l’Italia, la Rivista di Psicoanalisi da tempo dedica sezioni e articoli riguardanti la ricerca empirica e quella interdisciplinare (Granieri, 2024).
Un secondo punto centrale della riflessione del gruppo ha riguardato il campo della didattica orientata psicoanaliticamente, presente prevalentemente nei diversi Corsi di laurea in Psicologia e Medicina e Chirurgia e nelle Scuole di Specializzazione post-laurea dell’Università Italiana. A questo riguardo è emerso – soprattutto nei Corsi di laurea in Psicologia – la possibilità di esperienze formative particolarmente adatte alla trasmissione del sapere psicoanalitico quali laboratori esperenziali condotti in piccoli gruppi rappresentate dalle attività formative professionalizzanti (Oasi, Granieri, Marogna, 2025; Cavanna, Rizzitelli, Rossi, 2021).
Alla luce di queste riflessioni, l’attuale gruppo Psicoanalisi e Università: formazione clinica e ricerca si propone di approfondire e arricchire ulteriormente il dialogo tra psicoanalisi e università con le seguenti linee guida:
- Costruire uno spazio di confronto e riflessione, da una prospettiva psicoanalitica circa l’attività di ricerca e didattica svolta dalle psicoanaliste e dagli psicoanalisti nel contesto universitario rendendola visibile e condivisa nella comunità psicoanalitica.
- Favorire un dialogo interno alla SPI sulla trasmissione del pensiero psicoanalitico nel campo universitario
- Interrogare e approfondire il rapporto tra università e servizi nella costruzione dei tirocini, così come il legame tra didattica, linee di ricerca e ricerca-intervento sul territorio.
- Attivare nell’ambito universitario il dialogo con la psicoanalisi e la sua specificità in un’ottica interdisciplinare, aprendosi anche alla collaborazione con colleghi che, pur non facendo parte della SPI, si riferiscono alla teoria psicoanalitica nelle sue diverse articolazioni nella loro attività didattica e di ricerca
Il gruppo è aperto e attualmente è composto da: Massimo Ammaniti, Antonella Granieri, Luigi Janiri, Cristina Marogna, Renata Nacinovich, Osmano Oasi, Pierluigi Politi, Nicolino Rossi, Anatolia Salone, Massimiliano Sommantico, Renata Tambelli, Giulio Cesare Zavattini con il coordinamento di Cristina Riva Crugnola.
Riferimenti Bibliografici
Colli, A., Gagliardini, G. (2018). La ricerca empirica in psicoanalisi può contrastare la narrazione dominante del movimento delle psicoterapie basate sull’evidenza. Riv. Psicoanal., 2, 387-405.
Cavanna, D., Rizzitelli, R., Rossi, N. (2021). Un’esperienza di insegnamento psicoanalitico all’Università di Genova. I laboratori per gli studenti di Psicologia dell’Università di Genova. Riv. Psicoanal.,1,199-219.
Fonagy, P. (1999, 2002). An open-door review of outcome studies in psychoanalysis. I, II edition. International Psychoanalytical Association.
Galeota, M., Giustino, G., Masina, L., Nicolò, A., Riva Crugnola, C., Saraò, G., Tambelli, R., & Ierardi, E. (2023). Il 3Level Model, l’esperienza italiana di un modello di ricerca. Riv. Psicoanal., 4, 1219-1247.
Galiani, R., Concilio, A., Ruggiero, V. (2024). Un’indagine esplorativa sulla ricerca concettuale psicoanalitica in ambito accademico. Relazione presentata al Convegno SPI “Psicoanalisi e Università – Un dialogo aperto, Roma 3 febbraio 2024.
Granieri A. Affrontare il rischio del risiedere in un Sito Contaminato: il caso di Casale Monferrato, tra catastrofe sociale e catastrofe individuale. Riv di Psic., 70 (2) pp 449 -462, 2024
Leuzinger-Bohleber, M., (2015). Development of a plurality during the one hundred year old history of research in Open Door Review Outcome and Process in Psychoanalys, III edition. International Psychoanalytical Association, 18-32.
Leuzinger-Bohleber, M. (2018). La ricchezza della ricerca psicoanalitica contemporanea. Osservazioni epistemologiche e metodologiche, alcuni esempi e il metodo di osservazione clinica a tre livelli (3LM). Riv. Psicoanal., 2, 268-296.
Kernberg, O. F. (2006). Psychoanalytic controversies: The pressing need to increase research in and on psychoanalysis. Int, J. Psychoanal., 87, 4, 919–936.
Kernberg, O. F. (2016). What is the future of psychoanalysis in psychiatry? World Psychiatry, 15, 3, 284-285.
Oasi, O., Granieri, A., Marogna,C. (2025). Vie dell’apprendimento della psicoanalisi in università. Dalla Teoria alla pratica e ritorno. Riv. Psicoanal, 1, 237-259.
Riva Crugnola, C., Preti E., Bottini, M., Ierardi, E., Sarno, I., Fontana, M., Madeddu, F. (2020). Effectiveness of a university counselling intervention based on a psychodynamic approach. Bulletin of the Menninger Clinic, 84, 373–398.
Riva Crugnola, C. Tambelli, R. Salone, A., Sommantico, M. (2025). Psicoanalisi e ricerca: quale dialogo? Riv. Psicoanal, 1, 217-236.