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Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica. A cura di A. Falci

26/09/23
Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica. A cura di A. Falci

Parole chiave: Corpo, Psicoanalisi, Corrao, Palermo

LO STATUTO DEL CORPO NELLA TEORIA E NELLA CLINICA PSICOANALITICA

IX Colloquio di Palermo

Centro di Psicoanalisi di Palermo

28/29 ottobre 2023

I Colloqui di Palermo avviati da Francesco Corrao nel 1978, e da allora entrati a far parte degli incontri tradizionali della SPI, rappresentano ormai da anni un periodico punto di riferimento per l’attività scientifica del Centro di Psicoanalisi di Palermo, e costituiscono un momento di approfondimento e di aggiornamento di alcuni temi fondamentali del pensiero psicoanalitico attraverso il dialogo e il confronto con gli analisti della nostra Società.

I: Lo statuto del paziente nella relazione analitica (1978)  

II: Memoria e oblio (1982)    

III: Del genere sessuale (1986)   

IV: Sulle passioni (1988)                            

V: La malinconia (1991)                                      

VI: Analisi dei sogni (2002)                               

VII: L’Inconscio (2008).                                     

VIII: Il controtransfert (2015)

                                                            ___________________

L’ interesse del Centro di Psicoanalisi di Palermo al tema del corpo e della corporeità – termine, quest’ultimo, con cui intendiamo la dimensione soggettiva ed esistenziale del corpo, in contrasto con il corpo oggettivato – è andato emergendo dal rilievo di una serie di elementi problematici, nella pratica e nella teoria psicoanalitica, che ruotavano proprio intorno ad una concettualizzazione di corpo che malgrado la sua apparente referenza concreta, si rivelava abbastanza eterogenea, multiforme e quindi imprecisa; una certa approssimazione concettuale  che richiedeva quindi un maggiore approfondimento per una sua definizione di statuto in psicoanalisi.  Ecco, a seguire, alcuni tra i più importanti elementi problematici

A) Una crescente consapevolezza della crisi dei modelli psicoanalitici circa le correlazioni somatiche e psicosomatiche nelle psicopatologie.

B) L’urgenza di una rilettura dei disturbi storicamente classificati come isterici a favore di una loro possibile collocazione all’interno di uno spettro patologico ben più ampio che vedrebbe connessioni tra disturbi di somatizzazione, disturbi di conversione, disturbi dissociativi e disturbi borderline.

C) I cambiamenti paradigmatici emersi dalle ricerche evolutive sulle regolazioni affettive precoci tra bambini e caregivers. I contributi dell’infant research di Sander, Trehvarten, Tronick, Stern D.N., Beebe & Lachman (per citare solo i principali) mostrano come gli scambi diadici siano dipendenti da dispositivi a priori che regolano la comprensione dei reciproci segnali affettivi corporei. Quindi una centralità del corpo come operatore di segnali e linguaggi; un dato che non può non avere interessanti ricadute sui modelli evolutivi della psicoanalisi.

D) Il ruolo semiotico del corpo nel campo delle nuove teorizzazioni in tema di affetti, emozioni e sentimenti (Damasio, Schore); ruolo che, insieme alle acquisizioni a cui si è prima accennato, milita in favore di una sensomotricità come una esperienza integrata al servizio della comunicazione emozionale.

E) La ricerca neuroevolutiva sulle interazioni corpo-mente nella pubertà e nell’adolescenza.

F) Le relazioni tra corpo biologico, corpo sessuale, corpo antropologico e corpo socio-politico nelle varie declinazioni della sessualità e dei generi.

G) Il mutato senso e ruolo della corporeità nei setting psicoanalitici dell’adulto, dell’adolescente e del bambino, non solo rispetto alla maggiore attenzione alla pragmatica comunicativa extralinguistica, ma anche rispetto ad una diversa concezione della parola in analisi. Infatti, la concezione tradizionale di una linguistica prevalentemente ‘referenziale-espressivita’, per cui la parola astratta esprime, legandosi ad essi, un contenuto inconscio e un affetto, è andata perdendo terreno in favore di una concezione performativa, perlocutoria (Austin) ed enattiva (Varela, Thompson, Rosch) che tende a considerare la parola nei suoi effetti sull’interlocutore e sulle sue emozioni (Piazza). Un cambiamento che modifica nettamente quella distinzione netta tra ‘parlato’ ed ‘agito’ così ancora presente nella tecnica terapeutica tradizionale. H) Una rilettura delle concezioni freudiane sulle interazioni corpo-psiche come il necessario sfondo epistemico delle tematiche appena elencate.

Nel lavoro collettivo del Centro sono stati ripercorsi alcuni dei passaggi nodali della tematica del corpo nella storia della psicoanalisi, mentre il gruppo di studio dedicato si è incontrato mensilmente con discussioni di carattere clinico sul tema. I diversi contributi del Centro nel corso dei tre anni di preparazione hanno focalizzato il corpo erogeno e pulsionale, le revisioni delle forme dell’isteria rispetto alla differenza tra conversione e somatizzazione, il corpo come ‘limite’ tra biologico, dinamico e rappresentazionale, i mutamenti del senso del corpo nelle varie fasi della vita, gli aspetti corporei e psichici nell’anorgasmia, l’indwelling della psiche nel corpo, la sofferenza (psico) somatica nella stanza di analisi, una revisione dei concetti di affetti emozioni e sentimenti, le diverse concezioni sull’interazione corpo psiche nell’opera freudiana.

Nella prima mattinata del Colloquio (sabato 28 ottobre 2023) dopo l’introduzione da parte del Segretario Scientifico (Capillo), tre relazioni. Esse intendono trattare alcuni punti ancora oggi problematici e contrastanti: a) i rapporti tra le concezioni metapsicologiche dell’erogenicità corporea e del principio di piacere con le ricerche sulla neurobiologia dei sistemi di ricompensa (Camassa); b) le fluttuazioni della concezioni freudiane intorno  nell’interazione corpo-psiche, con la dialettica tra i riferimenti al Körper oggettivo delle scienze mediche, e lo statuto poi egemone di Psyche e Seele (psiche, anima); infine, in una prospettiva psicoanalitica moderna, l’emergere del Leib, come concezione del corpo vivo e vissuto (Falci); c) quale il  senso del piacere fuori della sua collocazione corporea nelle transizioni di genere (Vigneri).

Nel pomeriggio di sabato 28 ottobre 2023, gli interventi saranno centrati su contributi di carattere clinico (Balzano, Bruno, la Torre), sul corpo come oggetto di rappresentazione psichica con particolare riferimento alla questione isterica (Zontini), sulle concezioni del corpo ‘proprio’ e il corpo come ‘altro’, in una riflessione tra filosofia a psicoanalisi (Correale), sulla relazione di dipendenza e indipendenza della mente dal corpo (Calamandrei).

La mattina di domenica 29 ottobre 2023, infine, una tavola rotonda (chair Riolo) coordinerà, in dialogo con la sala, le discussioni dei partecipanti (Campanile, Guerrini Degli Innocenti, Jaffé, Solano, Thanopulos) sui contributi e sui temi del Colloquio.

LO STATUTO DEL CORPO NELLA TEORIA E NELLA CLINICA PSICOANALITICA

IX Colloquio di Palermo, 28/29 ottobre 2023

Centro di Psicoanalisi di Palermo

Pinacoteca Villa Zito

Via della Libertà 52

Palermo


IX Colloquio di Palermo, 28/29 ottobre 2023

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