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The Orgasm Answer Guide. B. R. Komisaruk, B. Whipple, S. Nasserzadeh, C. Beyer-Flores. Recensione di F. Castellet y Ballarà

30/12/22
Bozza automatica 47

ANISH KAPOOR 2016

Francesco Castellet y Ballarà, recensione

The Orgasm Answer Guide

Barry R. Komisaruk, Beverly Whipple, Sara Nasserzadeh, Carlos Beyer-Flores. John Hopkins University Press, Baltimore, 2010.

Questo libro sulla salute sessuale e sull’orgasmo è scritto da un gruppo di esperti sessuologi appartenenti a culture e religioni differenti, cristiana, ebrea e mussulmana ed ha un chiaro intento divulgativo ma allo stesso tempo è approfondito sia da un punto di vista medico che psicologico.

Perché dovrebbe interessare una/o psicoanalista?

Perché rappresenta al meglio e con semplicità di linguaggio lo stato dell’arte in Sessuologia, una branca della medicina che non possiamo permetterci di ignorare per una teoria della psicosessualità  che sia scientificamente fondata e che includa il contributo delle neuroscienze al nostro approccio terapeutico clinico.

Il fenomeno transgender è forse l’esempio più eclatante di come la conoscenza scientifica possa modificare radicalmente la nostra comprensione della sofferenza mentale e lo stesso dicasi per le difficoltà nell’ambito della sfera intima emotiva e quindi anche sessuale, come le anorgasmie, l’eiaculazione precoce o ritardata o le dispaurenie o vulvodenia che sono sintomatologie non rare osservabili in una qualunque psicoterapia psicoanalitica di sufficiente profondità e durata.

Una cura psicoanalitica attuale non può, quindi, mettere da parte l’avanzamento delle conoscenze nelle discipline affini poiché sarebbe come ignorare la fondamentale unità corpo mente opponendo al corpo uno psichico che può trascenderlo se non ignorarlo.

L’esplorazione neuroscientifica della sessualità e dell’orgasmo o meglio degli orgasmi (vista la loro diversità e complessità), ci regala infatti sorprendenti insight sul nostro funzionamento psicofisico nelle relazioni intime a cominciare da quelle prenatali, del neonato col caregiver a quelle tipiche della vita adulta, invecchiamento compreso.

Per cominciare, i dati scientifici indicano come molto probabile una sostanziale identità tra orgasmo femminile e maschile, tanto che i cosiddetti orgasmi multipli (senza un periodo refrattario di non eccitabilità) sono possibili sia nell’uomo che nella donna. Inoltre lo studio dell’innervazione delle aree erogene genitali e non, ci aiuta a spiegare le differenze qualitative tra vari tipi di orgasmi come dovuti ad una stimolazione preferenziale o unica di alcuni organi specifici come la clitoride, il punto G, la cervice, l’ano, la prostata, i capezzoli.

Per molte persone la zona erogena al tatto si estende oltre le zone cutanee e mucose genitali, per rimanere solamente nell’ambito di un canale sensoriale ma di regola tutte le sensibilità sono convocate comprese le stimolazioni visive, uditive e ovviamente olfattive, gustative e immaginative colle emozioni che le promuovono.

La variabilità individuale delle modalità di raggiungimento dell’orgasmo è sorprendente e mette in risalto il ruolo di tutta la mente/corpo nonché dell’esperienza relazionale embodied anche precoce e delle fantasie ed emozioni ad essa collegate che sono uno dei nostri campi di esplorazione in terapia.

Sappiamo che anche il feto ha erezioni e forse orgasmi in quanto fisiologicamente ha già la possibilità di farlo così come il bambino la cui attività masturbatoria è ben conosciuta anche se in assenza di eiaculazione che sarà possibile solo colla pubertà.

 La sessualità infantile è quindi innegabile anche in campo medico ormai,  almeno come attività autoerotica o meglio emotivamente autoregolatoria  e questo apre il grande capitolo del rapporto tra dolore e piacere.

Secondo gli autori, in definitiva l’orgasmo è una emozione (pag.21) e come tale non ci può essere data dal nostro partner anche se avviene nella relazione con lui che funge da facilitatore e stimolatore; in realtà è qualcosa che avviene dentro di noi o meglio forse tra di noi.

Di fatti lungo tutto il libro c’è un continuo rimando alla necessità della costruzione di un clima di fiducia e apertura emotiva e verbalizzata al partner come momento di cura fondamentale nelle difficoltà sessuali, specchio spesso di traumi relazionali precoci come la trascuratezza e non solo l’abuso.

Nonostante ciò gli studi sulla popolazione tendono a convergere su una influenza del 30% dei fattori genetici sulla facilità o meno di raggiungere l’orgasmo. Questo è un dato in linea con altre patologie complesse come l’emicrania, l’ipertensione, la depressione o l’ansia.

Il ben conosciuto e dimostrato fenomeno degli orgasmi non genitali  evidenzia la fondamentale importanza del cervello o meglio di come questa emozione al pari di tutte le altre abbia vie neuronali e  localizzazioni cerebrali che, curiosamente si sovrappongono a quelle del controllo del dolore. Infatti l’orgasmo da stimolazione vaginale riduce della metà la sensibilità al dolore e le espressione facciali tipiche dell’orgasmo e del dolore sono indistinguibili. Un danno alle vie spinali del dolore compromette anche l’orgasmo.

Non è chiaro a che punto le vie neuronali divergano a livello cerebrale per spiegare la differente sensazione di piacere e dolore ma questa sembra essere la base neurofisiologica del complesso fenomeno del sado-masochismo nel quale il dolore sia fisico che morale è ricercato e tenuto sotto controllo come componente aggiuntiva o indispensabile al raggiungimento dell’orgasmo.

Altre parti interessanti del libro sono dedicate alla sessualità dopo chirurgia per il cambiamento di sesso dove il chirurgo ha cura naturalmente di preservare le vie neuronali indispensabili al raggiungimento dell’orgasmo e di come la prostata sia un’equivalente del punto G vaginale nelle trasformazione da uomo a donna. Gli studi di sessuologia comparata negli altri mammiferi sono poi estremamente interessanti e dimostrano come l’orgasmo al pari delle nostre emozioni di base sia un fenomeno non solamente umano.

Molto interessanti sono poi i capitoli finali su Orgasmi e relazioni e Orgasmi e cultura, con il non trascurabile tema delle mutilazione sessuali tradizionali compresa la circoncisione maschile praticata sia da cristiani che ebrei che mussulmani.

In conclusione, come scrivono gli autori (pag.133) “All’interno di una relazione di lunga durata, poter parlare apertamente della  propria sessualità durante le inevitabili fasi della vita come le gravidanze, le malattie, le nascite, può fare la differenza nel mantenere o ricreare una intimità anche corporea di coppia che impedisca il deterioramento della relazione. ….Il mutuo rispetto e rassicurazione sono ingredienti fondamentali….tenendo a mente che una relazione sessuale sana con o senza orgasmo sia l’obbiettivo da perseguire.”

Quindi buona qualità di relazione interpersonale e buona qualità di relazione sessuale tra i partner sono l’uno lo specchio dell’altra. Un motivo in più per non lasciare inesplorate queste aree della vita relazionale nei nostri pazienti.

Concluderei con un commento finale offerto dagli autori sul punto di vista medico sull’importanze della sessualità (auto o eteroerotica) come fattore protettivo e stimolante la salute e il benessere psicofisico in particolare riguardo longevità, immunità, salute riproduttiva e controllo del dolore e dell’insonnia.

Inoltre esistono ricerche che ne indicano una correlazione colla riduzione di rischio di soffrire di malattie cardiache e neoplasie della prostata in particolare.

Come non aggiungere che questi benefici sono gli stessi che osserviamo all’interno di una situazione relazionale sufficientemente equilibrata?

                                                                                               Francesco Castellet y Ballarà

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