La Ricerca

Ipotesi Gay. La proposta

12/01/09

Ipotesi Gay. La proposta

Borla (2006)

Recensione di Daniela Scotto di Fasano

L’omosessualità ci interroga. E provoca l’assetto metapsicologico costruito nei cento anni di vita della psicoanalisi.
Su questo tema, Olga Pozzi e Sarantis Thanopulos hanno chiamato a discuterne, curandone la pubblicazione per Borla (2006), un ‘coro’ di voci, psicoanalitiche e non.

Ad alcuni mesi dalla comparsa di Ipotesi gay , ho pensato che sarebbe stato di straordinario interesse parlarne nel nostro sito chiamando a interagire – tra loro e con noi – due colleghi che, da altri vertici metapsicologici, si sono occupati e si occupano di corpo e di sessualità.

Si tratta di Vittorio Lingiardi , psichiatra, membro del Centro Italiano di Psicologia Analitica, (CIPA) e dell’International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (IARPP), ordinario di Psicopatologia alla Facoltà di Psicologia 1 dell’Università agli Studi “ La Sapienza ” di Roma, e di Massimo Recalcati , membro AME della Scuola Lacaniana di psicanalisi, docente al Corso di Laurea in Psicologia dell’Università agli Studi di Pavia e all’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza.
Con Paola Capozzi e Monica Luci Vittorio Lingiardi ha promosso un’importante ricerca sulla situazione della psicoanalisi oggi in Italia in tema di omosessualità, ricerca condotta su un campione di psicoanalisti appartenenti a diverse società (SPI, APSI, AIPA, CIPA, ISIPSE) i cui esiti sono stati pubblicati in Lingiardi, Capozzi 2004, in Capozzi, Lingiardi, Luci 2004 e in Lingiardi, Luci, 2006.
In bibliografia, i contributi teorici di entrambi.

Penserei di utilizzare come stimolo di avvio alla discussione, oltre a un mio testo di riflessione sul libro, il testo dell’articolo di Luciana Sica apparso sul quotidiano La Repubblica del 21 dicembre 2006 L’omosessualità oggi. L’ansia di sentirsi normali .
Esso infatti solleva a mio parere questioni importanti viste dal vertice di una sapiente ‘non addetta ai lavori’, un genere di sguardo che non può che arricchire il lavoro mentale dello psicoanalista.
Esporci all’altro non può infatti che arricchirci e contaminarci in modo fecondo ( Psiche , 1, 2003)

La proposta è di discutere per tre mesi con i due colleghi che hanno accettato di confrontarsi con noi.
Sarà mia cura preparare al termine di ogni mese una sintesi del dibattito in corso, in modo da dare al dialogo una sorta di contenitore/setting.

Al termine di questi tre mesi, proporrò una scaletta dei temi emersi.

Chi è interessato a pre -iscriversi al dibattito può inviarmi un messaggio al seguente indirizzo: danielasdf@libero.it

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