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“Psychoanalytic Reflections on The Freudian Death Drive” di Rossella Valdrè

12/11/18

Psychoanalytic Reflections on The Freudian Death Drive

In Theory, the Clinic, and Art

Autore:Rossella Valdrè 

Routledge

Anno: 2018

 

Psychoanalytic Reflections on The Freudian Death Drive è un libro molto accessibile, che indaga la rilevanza, la complessità e l’originalità di un concetto freudiano altamente controverso che, come afferma l’Autrice, continua a esercitare un’enorme influenza sulla modernità e gioca un ruolo spesso impercettibile nella violenza e nelle cosiddette “passioni tristi” della società contemporanea.

Con esempi tratti dal cinema, dalla letteratura e dalla stanza di consultazione, i quattro capitoli del libro – la teoria, la clinica, l’Arte e la contemporaneità – indagano ogni angolo, solitamente poco esplorato, della pulsione di morte: le sue funzioni “positive”, così come il suo contributo alla soggettivazione; la sua relazione ambigua con la sublimazione; gli indizi che essa fornisce alle questioni transgenerazionali; e i suoi effetti sulla femminilità. Questo non è un libro sull’aggressività, una sorta di estrapolazione della pulsione di morte resa visibile, studiata e rimarcata; piuttosto, esso riguarda i derivati della pulsione che cambia nella clinica, nella vita, nella società, nelle forme artistiche. Con concetti audaci e innovativi e tracciando connessioni con il cinema e la letteratura, Rossella Valdrè afferma in maniera inequivocabile che la clinica contemporanea è una clinica della pulsione di morte.

Psychoanalytic Reflections on The Freudian Death Drive cerca di rilanciare il dibattito su un concetto controverso e trascurato e interesserà a psicoanalisti e a psicoterapeuti a orientamento psicoanalitico. L’attuale rinnovato interesse alla pulsione di morte di Freud, mostra la sua straordinaria capacità di spiegare sia le “nuove” patologie, che i fenomeni socio-economici.

 

(Tratto dalla Quarta di copertina)

 

Rossella Valdrè è psichiatra e psicoanalista, membro ordinario della SPI (Società Psicoanalitica Italiana) e dell’IPA (International Psychoanalytical Association). Vive e lavora a Genova. Dopo i primi anni di lavoro istituzionale, si è in seguito dedicata alla pratica psicoanalitica privata, contribuendo anche ad alcune supervisioni di gruppi istituzionali e come Consulente Tecnico d’Ufficio per il Tribunale dei Minori. Per alcuni anni, ha tenuto laboratori di teoria psicoanalitica presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Genova. Il suo interesse per il cinema e la psicoanalisi l’hanno portata alla pubblicazione di numerose recensioni (ww.spiweb.it) e presentazioni di film in diversi centri psicoanalitici. E’ Autrice dei libri:  La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità (Antigone, 2013); L’Altro. Diversità contemporanee. Cinema e psicoanalisi nel territorio dell’alterità  (Borla, 2015); On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment (Karnac, 2014; ed. it. Sulla sublimazione: un percorso nel destino del desiderio, della teoria e della cura, Mimesis, 2015); Cattive. È sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica (Alpes, 2015); La morte dentro la vita (Rosenberg & Sellier, 2016). Oltre al cinema, i suoi campi d’interesse includono l’estensione della psicoanalisi nel mondo della cultura, dell’arte, letteratura e società, sempre connesse e rilette alla luce del pensiero psicoanalitico, con particolare attenzione alla metapsicologia freudiana. E’ Autrice di articoli e recensioni su Rivista di Psicoanalisi, film essays in the International Journal e recensioni su Revue Francaise de Psychanalyse.

 

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