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Arte & Psicoanalisi 19/02/2023 SPI e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Roma

19/02/23

Arte & Psicoanalisi 11/01/2023 SPI e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Roma

HOT SPOT: sguardi sull’Antropocene
con Alfredo Lombardozzi e Giovanna Coltelli

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea— Sala delle Colonne

19 febbraio 2023 — ore 11.00
Domenica

Comunicato stampa

HOT SPOT: sguardi sull’Antropocene
in collaborazione con la Società Psicoanalitica Italiana

Domenica 19 febbraio, ore 11.00
Sala delle Colonne

Intervengono:
Alfredo Lombardozzi, antropologo e psicoanalista – Società Psicoanalitica Italiana
Giovanna Coltelli, storica dell’arte – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Domenica 19 febbraio, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea si terrà un nuovo incontro del ciclo Arte e Psicoanalisi realizzato in collaborazione con la Società Psicoanalitica Italiana, questa volta dedicato a HOT SPOT. Caring for a burning world, la mostra curata da Gerardo Mosquera che pone l’attenzione sul fallimento della società moderna di fronte allo scenario di una natura in grande sofferenza, mentre riunisce le molteplici reazioni a queste condizioni da parte di 27 artisti provenienti da tutto il mondo, attraverso la forza poetica dell’arte.
L’incontro condotto da Alfredo Lobardozzi insieme a Giovanna Coltelli è occasione per discutere del tema cruciale dei cambiamenti climatici collegati alla grave crisi ambientale a cui stiamo assistendo, attraverso il verificarsi di eventi sempre più estremi in diverse zone geografiche del pianeta. Dal punto di vista psicoanalitico, vediamo emergere alcune dinamiche, in termini psicosociali, orientate ad atteggiamenti che potremmo definire difensivi, in relazione ad angosce relative al danno che viene inflitto dall’azione dell’uomo alla natura nell’epoca geologica che viene definita Antropocene.
Siamo colti allo stesso tempo da un forte senso di colpa e di impotenza rispetto a processi, che avvengono al di fuori del nostro controllo, con la consapevolezza, però, che ognuno di noi, anche se in piccola parte,  contribuisce a suo modo ad inquinare la terra. Sappiamo anche che c’è un significativo rischio per le generazioni future di andare incontro a problemi di sopravvivenza dovuti al forte squilibro che si è creato nel rapporto uomo-ambiente. Meccanismi di negazione e diniego vengono posti in atto per fronteggiare queste angosce sia a livello individuale, che sociale e di gruppo. Per non parlare delle politiche esplicitamente negazioniste da parte di alcuni governi, che compromettono gli accordi sul clima, raggiunti con difficoltà e già di per sé insufficienti a fronteggiare la gravità della situazione.
Di fronte ad un atteggiamento diffuso che lo scrittore anglo-indiano Amitav Gosh ha definito ‘La grande cecità’, è prezioso il contributo della mostra HOT SPOT e degli artisti che vi partecipano. Dall’insieme delle loro opere compare una forte denuncia che rompe non tanto il silenzio sul tema, quanto una sorta di assuefazione ad un discorso fatto di continui riferimenti alla necessità di favorire provvedimenti politici ed economici e stili di vita finalizzati a fronteggiare la crisi ambientale senza, però, metterci veramente in contatto con la gravità della situazione.
Nella mostra vediamo e percepiamo, a partire dall’immagine del globo incandescente di Mona Hatoum, non solo che “la casa brucia”, ma che la vita di molte popolazioni, di specie animali e vegetali già è fonte di sofferenza, spaesamento e fratture traumatiche nella relazione uomo-natura.
Come nel lavoro psicoanalitico il sogno consente di rappresentare la tensione dell’inconscio nei suoi aspetti individuali e collettivi in relazione alle condizioni critiche che stiamo vivendo, nel lavoro degli artisti, che espongono nella mostra, cogliamo un messaggio corale che raggiunge i sensi e ci propone un’estetica dello svelamento, che attira lo sguardo sulla drammaticità di quelle fratture senza, però, cedere ad un senso di rassegnazione privo di speranza.

La mostra HOT SPOT è visitabile fino a domenica 26 febbraio.

Info pubblico
Galleria Nazionale d’Arte
Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti, 131
00197 – Roma
T + 39 06 32298221
lagallerianazionale.com
#LaGalleriaNazionale
Ufficio stampa Galleria Nazionale
d’Arte Moderna e Contemporanea
gan-amc.uffstampa@cultura.gov.it
T +39 06 322 98 308/328

Allegati
Locandina
Comunicato stampa