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“Spazi del vivente – Spazi della psicoanalisi” 2022-2023: un seminario italiano

13/10/23

"Spazi del vivente - Spazi della psicoanalisi "  2022-2023: un seminario italiano

« Spazi del vivente – Spazi della psicoanalisi »

2022-2023: un seminario italiano

Organizzato da Jean-Paul Matot e Emanuele Ferrigno

Le conferenze si terranno, in presenza, il venerdì dalle 19:00 alle 21:00. A seconda della richiesta, è possibile organizzare la partecipazione in videoconferenza. La quota di partecipazione è di 80 euro per tutte e quattro le conferenze (o 25 euro per sessione) da versare a : Martorana 11 sprl, BE11 0019 2157 4848, BIC: GEBABEBB

I seminari clinici si svolgeranno il giorno successivo alla conferenza, il sabato dalle 9:30 alle 13:00. Le situazioni cliniche saranno presentate e discusse dai partecipanti ai seminari degli anni precedenti, insieme al relatore ospite. Il numero dei partecipanti sarà limitato a circa venti, per favorire degli scambi liberi e conviviali. Le richieste di registrazione devono essere inviate via e-mail a jeanpaulmatot@gmail.com. Il costo delle quattro sessioni è di 160 euro.

Le conferenze e i seminari clinici si terranno presso la sede della « Maison de la Société Belge de Psychanalyse », 49 rue Emile Claus, 1050 Bruxelles.

 Tematiche

 Il seminario e le conferenze organizzate negli ultimi anni da Jean-Paul Matot hanno permesso di lavorare ad un modello psicoanalitico della psiche che estendesse l’attualità freudiana in due direzioni:

– Postulando dei gradienti di realtà (e non una realtà interna sostenuta da una realtà esterna) caratterizzati da una pluralità di differenziazioni dentro/fuori corrispondenti a plurali configurazioni (o attrattori? o posizioni?) psichiche;

– Basando l’organizzazione della psiche sulla non-differenziazione, l’informe winnicottiano, quale fonte permanente della vitalità e della creatività umana, connessa a quello che Searles chiamava il « non umano », cioè il vivente in tutte le sue forme. Questo sfondo indifferenziato potrebbe essere paragonato all’Es freudiano, ma con due importanti sfumature: da un lato, dovrebbe essere distinto dall’inconscio rimosso o scisso e, dall’altro, non sarebbe animato da un’energia pulsionale, ma da un’energia « transizionale ».

Lo scopo del seminario di quest’anno sarà quello di proseguire la riflessione sull’interesse (o addirittura sulla necessità) di un tale modello a due livelli: da un lato, prendendo in considerazione le dimensioni ontologiche dei collassi eco-sistemici in corso (dimensioni che permeano anche le teorie e le pratiche psicoanalitiche); dall’altro, ampliando la nostra comprensione psicoanalitica dell’umano, coinvolto nelle trasformazioni culturali e sociali di questo secolo che rimettono in questione i paradigmi dualisti (in particolare, attraverso le esistenze digitali e le identità di genere non binarie).

La psicoanalisi italiana, situata alla confluenza della psicoanalisi francese, anglosassone e sudamericana, ma anche della filosofia e dell’antropologia, ha sviluppato un’identità e concezioni originali sotto l’impulso dei suoi pensatori, molti dei quali non sono sufficientemente conosciuti nella comunità psicoanalitica francofona. Così, i concetti di campo analitico, alcuni sviluppi del pensiero di Bion o la psicoanalisi di gruppo, in particolare, hanno portato a importanti progressi che rimangono insufficientemente ripresi e discussi nel mondo francofono.

Ogni trimestre dell’anno accademico 2022-23 e il primo trimestre dell’anno 2023-24, un ospite italiano, nel cui lavoro riecheggiano le questioni centrali affrontate nel nostro seminario negli ultimi anni, ci offrirà una lezione aperta il venerdì sera. Il sabato mattina, un partecipante al seminario presenterà una situazione clinica che verrà discussa in un piccolo gruppo con il nostro ospite.

Le quattro conferenze

Aprirà il ciclo Domenico Chianese, con una presentazione dal titolo « Aisthesis e Psiche ». Al confine tra natura e cultura, l’emergere dell’estetica segna lo stesso emergere dell’umano sulla scala evolutiva; l’estetica nella costruzione dell’essere umano si colloca su un continuum che è geneticamente precedente alla costituzione di una soggettività In sintesi, è l’estetica che può aiutarci a capire la nascita del soggetto e non il contrario. Cose, forme, corpi, ritmi, immagini, parole: al confine tra interno ed esterno, il campo analitico è attraversato dalla dimensione estetica, patrimonio di ogni essere umano, che poggia su dinamiche percettive (Aisthesis) che costituiscono l’esperienza del mondo e sono legate ai processi primari dell’esistenza, alle pulsioni vitali. In questa prospettiva, l’estetica ci avvicina ai valori della vita ed è quindi anche un’etica che promuove nell’analisi la cura di sé e degli altri, tracciando il percorso della nostra esistenza.

Laura Ambrosiano, con il titolo « Tra indifferenziazione e soggettivazione », svilupperà l’ipotesi secondo cui indifferenziato-differenziato sono nozioni fondamentali per la psicoanalisi e per la mentalità diffusa; la cultura diffusa, in ogni momento storico, pone una particolare enfasi sull’uno o sull’altro dei due poli di questo continuum, privilegiando, a volte il legame sociale, a volte la soggettivazione. Anche noi psicoanalisti tendiamo a collocare queste due nozioni in una sorta di gerarchia (regressione-sviluppo, primario-secondario) che riduce la ricchezza di un funzionamento psichico diverso ma complementare. Laura Ambrosiano usa il termine « indifferenziato » per indicare il territorio in cui l’investimento nella soggettivazione è sospeso, i confini tra soggetto e oggetto sono vaghi, sfumati, a volte assenti. L’ipotesi è che si tratti di uno stile di relazione con l’oggetto, non di un evitamento dello stesso, molto probabilmente una buona risonanza indifferenziata offre la base per una nuova etica. Le due tensioni dell’indifferenziazione e della soggettivazione sono l’ordito e la trama della crescita: il loro intreccio avvia e costruisce lo sviluppo dell’individuo e l’investimento nella comunità. Se questo intreccio si indebolisce, ogni funzionamento può dare origine a derive patologiche: il tema della performance, da un lato, il conformismo del gruppo, dall’altro, un arresto del sadomasochismo, una difficoltà ad affrontare i limiti e il lavoro del lutto.

Alberto Lombardozzi ci introdurrà alla tematica complessa ripresa dal titolo della sua conferenza :  « Eco-ansia. Esperienze catastrofiche e speranze delle culture di gruppo ». Nel corso del seminario il relatore approfondirà il tema della relazione tra tutti quegli aspetti della crisi contemporanea, che riguardano le angosce relative alla velocità in cui si stanno manifestando i cambiamenti climatici, con le conseguenze che generano non solo sull’ambiente ma anche sull’equilibrio psichico dei soggetti che in questo ambiente condividono la loro esistenza. Attraverso l’analisi della clinica psicoanalitica  si evidenzieranno alcune convergenze cruciali tra le immagini sociali della crisi ambientale, i sentimenti  catastrofici che inducono sul piano collettivo e i vissuti e le produzioni consce e inconsce che si verificano nella stanza di analisi in un’articolazione dinamica tra immaginario sociale e dimensione intrapsichica. Nella situazione che si è creata negli ultimi anni, con lo scoppio della pandemia e della guerra in Ucraina, alcuni meccanismi di difesa come quelli di negazione, diniego, e negazionismo si sono accentuati, sia nella percezione sociale che nelle scelte correlate a discutibili strategie geopolitiche a livello planetario e dei singoli stati,  compromettendo le aspirazioni e le speranze di cambiamento e la spinta a riparare i danni sull’equilibrio ambientale nell’epoca dell’Antropocene.

La conferenza di Cosimo Schinaia, dal titolo « Interno/Esterno, Psicoanalisi e Architettura », affronterà i modi in cui il tema dell’esterno e dell’interno nella pratica analitica può mettere in relazione la realtà dello spazio esterno dello studio, e più in generale dell’ambiente, con le esperienze transferenziali e controtransferali che si manifestano nella relazione analitica. Dopo un’introduzione teorica e metodologica, il relatore proporrà alcune vignette cliniche da discutere con gli astanti. Questa conferenza, che chiuderà il ciclo del « seminario italiano », rapresenterà e permetterà una transizione tra le conferenze del 2022-2023 e il progetto del ciclo successivo, che potrebbe riguardare ciò che l’architettura da un lato e la musica dall’altro ci insegnano sulla psiche umana (tema già affrontato durante la conferenza di Stéphane Ginsburgh, nel giugno del 2022 a Bruxelles).

« Spazi del vivente – Spazi della psicoanalisi »

2022-2023: un seminario italiano

Maison de la Société Belge de Psychanalyse, 49 rue Emile Claus, 1050 Bruxelles

Programma

25 novembre 2022, Aisthesis e Psiche,

Domenico Chianese Membro formatore della Società Psicoanalitica Italiana, che ha presieduto tra il 2001 e il 2005. Vive e lavora a Roma.

 

 17 mars 2023, Tra indifferenziazione e soggettivazione 

Laura Ambrosiano Membro formatore della Società Psicoanalitica Italiana

 

9 giugno 2023, Eco-ansia. Esperienze catastrofiche e speranze delle culture di gruppo

Alfredo Lombardozzi Antropologo, membro formatore della Società Psicoanalitica Italiana, direttore della Rivista di Psicoanalisi

 

13 ottobre 2023, Interno/Esterno, Psicoanalisi e Architettura 

Cosimo Schinaia, Psichiatra, membro formatore della Società Psicoanalitica Italiana

 

La traduzione sequenziale sarà a cura di Emanuele Ferrigno

vedi anche:

SKIA – Summer School 2022 di Estetica e Psicoanalisi. Casa degli Artisti, Milano 14-18/09/22
Per un sapere dei sensi. Immagini ed estetica psicoanalitica

Allegati
Programme _séminaire italien_ 22-23 (ITA)