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“Sex, Lies and Neuroscience” Roma, 21-22/01/2023 Report di F. Salierno

7/02/23
Sex, Lies and Neuroscience. Roma 21-22 gennaio 2023

IPD/NPSA VII Rome Conference 2023

21/22 Gennaio 2023 – Roma

“Sex, Lies and Neuroscience”

Report di Flavia Salierno

PW: sessualità, pulsione, psicosessualità, orgasmo.

Il futuro, si sa, per sua stessa definizione apre a nuovi interrogativi e conoscenze. Questo rappresenta una sfida continua, ma anche l’esposizione a tutto ciò che necessita di nuove letture, senza il rassicurante rifugio in quelli che diverrebbero solo degli inutili dogmi. E sempre di più la psicoanalisi si confronta con altre discipline, nell’ottica di aprirsi, appunto, alla comprensione delle cose umane, senza quelle chiusure che la costringerebbero inesorabilmente in una emarginazione dal dialogo scientifico. 

A proposito di dialogo, Italian Psychoanaliitic Dialogue, associazione nata nel 2016 proprio con l’intento di creare  uno scambio con le neuroscienze e le discipline affini alla psicoanalisi, coniuga clinica e teoria, intrecciando modelli diversi, a volte apparentemente contrastanti che creano nuovi punti di vista e quindi aprono a nuove prospettive.

La sessualità è uno di quei temi da sempre dibattuti, uno di quegli argomenti che per primo espone alla necessità di una integrazione tra discipline. Dai meccanismi inconsci e neuroscientifici dell’orgasmo, a quelli legati alla relazione con l’Altro, alla questione “gender”, fino al tema dei figli delle riproduzioni medicalmente assisiste.

Sesso, bugie e neuroscienze, quindi. Due giorni di dialogo aperto in un convegno caratterizzato da un clima informale e vitale. Dove hanno avuto spazio innanzitutto le domande, le nuove domande, lasciando al futuro risposte sempre, a loro volta , aperte a nuove questioni. 

Numerosissimi i temi affrontati durante il convegno, partendo dal concetto che qualsiasi forma di sessualità può essere compresa solo attraverso il suo fondamento biologico. Freud stesso, nel 1915, lo sottolineava. “La pulsione appare come un concetto al confine tra il mentale e il somatico, come il rappresentante psichico degli stimoli che originano dall’interno dell’organismo e raggiungono la mente, come una misura della richiesta di lavoro fatta alla mente in conseguenza della sua connessione con il corpo”. (Freud 1915)

La psicoanalisi cambia le domande. La contemporaneità entra nella stanza d’analisi attraverso il racconto dei pazienti. La sessualità è andata incontro a molte trasformazioni. Dal bambino polimorfo perverso dei primi battiti delle teorie psicoanalitiche, alle condotte normopatiche odierne è trascorso oltre un secolo. Un secolo di radicali cambiamenti delle condotte sessuali, della psicologia del sesso, dell’esposizione al sesso, del valore del sesso nel legame con l’oggetto. Come si articolano oggi  la relazione d’ amore e la relazione oggettuale, il sessuale e la sessualità,  la teoria dell’ attaccamento e le neuroscienze affettive? La pulsione come concetto frontiera fra il corpo e la mente, necessita di essere vestita di qualità e quantità, per  poter essere espressa nel corpo e rappresentata nella mente? Piacere, desiderio, libido, sessualità, sono ancora i suoi ornamenti nell’incontro con l’oggetto? Pertanto, per fornire nuove risposte alle trasformazioni in atto, è necessario formulare nuove domande attraverso le quali leggere il cambiamento con un dinamismo capace di accogliere, senza saturare, il vasto campo del sessuale.

Con lo sviluppo della neuropsicoanalisi, si arriva a comprendere meglio i fondamenti biologici e mentali nelle loro molteplici declinazioni, all’interno dell’unità mente/cervello/corpo di ogni individuo . Lo stesso termine “Psicosessualità”, che, per la psicoanalisi, si riferisce principalmente a fantasie e identificazioni inconsce, apre la visione al fatto che non possono esistere aspetti ‘psichici’ della sessualità scissi dal cervello e dagli eventi somatici.

Sempre più assistiamo all’emergere di forme di sessualità e di comportamenti totalmente nuovi. Questioni sempre più numerose richiedono riflessioni sul piano biologico e culturale, sul tema dell’identità e su quello della scelta oggettuale, in altre parole sul fronte del ‘sesso’ e del ‘genere’.

Omosessualità, transgenderismo, gender fluid, travestitismo, intersessualità (ermafroditismo e pseudoermafroditismo) sfidano concetti fondamentali della psicoanalisi e impongono una continua revisione e ripensamento dal punto di vista del funzionamento mentale, sia teorico che clinico. Questo ripensamento non riguarda solo i fondamenti psicodinamici, che faticosamente fronteggiano la necessità di aggiornamento, ma anche la definizione neuroscientifica dei molteplici e complessi aspetti di questa tematica.

Le differenze di sesso sono attualmente indagate attraverso diversi metodi: ricerca sull’anatomia, connettoma, neurochimica, effetti ormonali e funzioni neurocognitive.

Durante il convegno è stata posta la domanda: “è giunto il momento di una sessuologia psicoanalitica, o meglio ancora neuropsicoanalitica?”

L’esplorazione neuroscientifica della sessualità e dell’orgasmo fornisce nuove intuizioni sul nostro funzionamento psicofisico nelle relazioni intime. Ad esempio, il tocco, e il tocco affettivo giocano un ruolo chiave nel legame e potremmo anche dire che il sesso ha a che fare con i confini interagenti. L’orgasmo non è più considerato una sensazione, ma un’emozione complessa e un processo dall’alto verso il basso.

Il sesso è un antico meccanismo evolutivo che, forse in tutte le specie di vertebrati, si è evoluto per essere divertente. Dall’eccitazione, attraverso l’orgasmo, all’attaccamento post-orgasmico, al riposo e al recupero. Le neuroscienze offrono ora alcuni modelli utili di questi fenomeni e della loro relazione con una varietà di piacevoli emozioni di base. In particolare, un resoconto moderno deve concentrarsi sulla distinzione tra “liking” e “wanting” (e sulla loro base neurochimica), o sulla scoperta di specifici recettori cutanei che costituiscono la base del tocco erogeno.

Due giorni, quindi, di Sesso, Bugie e Neuroscienze. Dove la sessualità, come tramite di comunicazione nella relazione, arriva anche ad avere, appunto, sembianze bugiarde. Come nella finzione dell’orgasmo. Usato come prestazione, oppure come mezzo per rassicurare il partner o se stessi nella tenuta del rapporto. Ma anche nella finzione di una “società multiorgasmica”, dove la ipereccitazione è lo strumento scelto per difendersi dall’angoscia della decadenza. 

L’evento IPD Rome Conference, divenuto oramai un atteso e affezionatissimo appuntamento, ha offerto la possibilità di un solido ponte, dal quale guardare il panorama variegato e coloratissimo del dialogo tra le scienze umane. Col sorriso e  la vivacità che lo caratterizzano e ne rendono lieta e vitale la partecipazione.

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