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Report IPSO 2009 – Chicago

27/09/09

Dal 28 Luglio al 1 Agosto 2009 come ormai da consolidata tradizione, il 46’ Congresso IPA di Chicago ha ospitato il Congresso dell’IPSO, l’International Psychoanalytical Studies Organization, l’organizzazione che dal 1971 riunisce i Candidati degli Istituti di Training afferenti all’IPA stessa.
Il Congresso IPSO a e’ gestito dall’esecutivo dell’IPSO (11 membri eletti tra Candidati delle tre regioni “IPA”: Europa, Nord America, America Latina), con un totale di 26 sessioni teorico-cliniche tra presentazione di lavori e discussione collegiali tra pari e non solo, supervisioni di casi presentati da Candidati in formazione con Analisti di Training di fama internazionale, interviste con analisti condotte sui temi del Training o quant’altro.

Molti i lavori dunque dei candidati dell’America Latina, Nord Americani ed Europei, in tutto 35 presentatori. I temi tra i più vari: la psicoanalisi e la sua applicazione ai campi quali l’arte, la medicina ospedaliera e la cura delle malattie organiche, convergenze e divergenze tra psicoanalisi e nuove tecnologie, la dialettica con la filosofia, fino a temi più “classici” come la resistenza, l’enactment, la self-disclousure, il confrontarsi con patologie psichiche gravi, ancora la relazione del candidato con la teoria, i primi colloqui con i pazienti, l’Istituzione.
Tra gli italiani ricordiamo il contributo di Vincenzo Greco, ex-rappresentante IPSO per l’Italia, sul tema “Identità e trasformazioni cliniche. Convergenze teoriche e cliniche nella psicoanalisi di un paziente con un serio disturbo di personalità”.

Tra gli altri italiani presenti, Violet Pietrantonio ha presentato il caso dell’analisi a quattro sedute di un bambino, Saurus, con importanti difese di tipo autistico: un racconto poetico e toccante molto apprezzato e discusso dai presenti in una sala gremita come ai tempi dell’università; la supervisione del caso e’ stata condotta da Virginia Ungar, analista infantile Argentina. Laura Ravaioli ha presentato poi il caso di un adulto, riportandone la prima seduta d’analisi, tra emozione e interventi più calibrati, esplorando con coraggio le proprie possibili “convergenze” con la giovane paziente (nel candidato si noti e’ quanto mai vivo il ricordo della propria “prima seduta” e la possibilità identificatoria e’ dunque più immediatamente attingibile, con i suoi pro e contro); con tatto il supervisore, la statunitense Ruth Stein, ci ha aiutato nel figurarci il ritratto proprio di due sorelle dunque, per poi permettere di scoprirne anche le utili “divergenze” tra queste.
Il venerdì pomeriggio si e’ svolto il Business Meeting con le elezioni dei nuovi membri e il passaggio dal precedente all’attuale esecutivo con il nuovo Presidente IPSO, Luisa Marino, candidata italiana della sezione Veneto-Emiliana, gia’ President elect per i due anni precedenti.

Un ultimo pensiero in spirito IPSO: il party danzante del venerdì, questa volta al 66° piano della spettacolare Sears Tower, con i suoi oltre duecento partecipanti tra candidati e molti affezionati IPSO seppur da qualche tempo già IPA full member.
Insomma, ci teniamo ancora una volta a sottolineare come il gruppo di training, da quello più locale del proprio Centro, a quello allargato con colleghi afferenti ad altri training provenienti dal resto del mondo, così come se ne fa esperienza in questi incontri IPSO, può rappresentare un luogo privilegiato per l’elaborazione della identità di futuri analisti, un’identità in fondo “sempre in costruzione”: una prima famiglia di fratelli ci si augura capace di mediare tra individuo/aspirante/neocandidato e l’Istituzione psicoanalitica stessa.

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