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Cattive, Rossella Valdrè, Edizioni Alpes (2015)

10/12/15

copertina cattivefreschiRossella Valdrè (2015)

Cattive.

È sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica

Edizioni Alpes

“Cattive” nasce dall’osservazione di un curioso fenomeno culturale: l’uscita quasi contemporanea e l’enorme successo editoriale di quattro romanzi scritti da Autrici donne. Ad accomunare libri apparentemente lontani è l’enorme successo di pubblico, l’essere scritti da donne quasi in contemporanea e il ribaltamento della figura femminile rispetto allo stereotipo della vittima. Si tratta di “L’amore Bugiardo” di Gillian Flynn; “La sposa silenziosa” di A.S.A. Harrison; “Il mistero di Oliver Ryan” di Liz Nugent e “Tutto solo per me” di Ingrid Noll.

La letteratura – e il cinema a cui spesso presta le sceneggiature – proprio in un passaggio storico in cui sembra bandito il femminismo e rifarsi strada la scivolosa sottomissione femminile (l’assillo mediatico dei ‘femminicidi’), anticipa invece i tempi e sa meglio intercettare i fantasmi inconsci, se queste figure femminili e i loro massacri coniugali hanno avuto tanto successo?  Attraverso l’analisi dei quattro romanzi in oggetto e brevi incursioni in altri precedenti letterari e cinematografici, il libro vuole indagare, con la chiave privilegiata della psicoanalisi, le radici e le ipotesi di questo nuovo scenario sui ruoli vittima-carneficie giocati nell’intimità della coppia. Parafrasando Raymond Carver, si potrebbe dire: vuoi star zitto per favore? 

Rossella Valdrè è psichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e membro dell’International Psychoanalitycal Association (IPA). Si occupa da molti anni di psicoanalisi allargata ad altri campi del sapere, in particolare su Cinema e psicoanalisi, su cui ha pubblicato numerose recensioni, articoli su riviste italiane e straniere e libri, e cura la presentazione di film in diverse occasioni psicoanalitiche. Altro parallelo campo di interesse è la metapsicologia freudiana e la sua eventuale rivisitazione nei mutati paradigmi della psicoanalisi contemporanea, come la pulsione di morte e la sublimazione. Diverse le pubblicazioni su riviste italiane e straniere. Tra le più recenti, La pulsione di morte (2013), La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità (Antigone, 2013). Cinema e violenza: banalità del Male nel cinema contemporaneo (Liguori, 2014); L’Altro. Diversità contemporanee. Cinema e psicoanalisi nel territorio dell’alterità (Borla, 2015); On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment (Karnak, 2014), in italiano: Sulla Sublimazione: un percorso nel destino del desiderio, nella teoria e nella clinica (Mimesis, 2015).

 

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