La Ricerca

“Oltre” A cura di: A. Cusin, L. Fattori, M. Stanzione Modàfferi, G. Vandi

5/02/19

Oltre. Il senso di infinito a partire dal “Sentimento Oceanico”

A cura di: Ambra Cusin, Lucia Fattori, Maria Stanzione Modàfferi, Gabriella Vandi

Casa editrice: Alpes

Anno: 2019

Freud, nel suo lungo carteggio con Rolland, si era interrogato intorno al Sentimento Oceanico, ossia a quel particolare vissuto, legato al senso d’illimitatezza e d’eternità, che egli aveva finito per ricondurre a una mancanza di confini che l’Io, all’inizio della sua vita, esperisce nella fusione con chi si prende cura di lui. Ma, come ci dicono l’esperienza mistica e l’esperienza estetica, il contatto col senso di infinito, col bello assoluto, con l’istante sospeso fuori dal tempo, oltre che il piacere sensoriale dell’esperienza fusionale, sembra più spesso evocare un sentimento complesso in cui si mescolano gioia e dolore, sorpresa e paura. Si tratta di nostalgia in quanto dolore-rimpianto per la pienezza narcisistica dell’esperienza originaria? Si tratta di timore reverenziale di fronte al troppo grande o troppo bello?

Declinato a più voci attraverso il contributo di autori di diverse impostazioni, il volume affronta il tema dell’Infinito, dell’Illimitato e quindi del limite: limite quale tutela dal funzionamento perverso che nega finitezza e limitazione, ma soprattutto limite quale soglia che apre all’oltre, permettendo all’immaginazione di andare al di là e di percorrere creativamente spazi e tempi infiniti.

(Tratto dalla quarta di copertina)

Ambra Cusin, psicoanalista, Membro Ordinario della SPI e dell’IPA, Membro Didatta dell’Istituto Italiano Psicoanalisi di Gruppo, ha curato con G. Leo Psicoanalisi e luoghi della negazione, Frenis Zero (2011). Tra i lavori: “Sull’irrappresentabilità di Dio. Una riflessione dal vertice psicoanalitico”, in L. Fattori e G. Vandi, Psicoanalisi e fede: un discorso aperto, F. Angeli, 2017, Psicoanalisi in Terra Santa, Frenis Zero, 2017. Vive e lavora a Trieste.

Lucia Fattori, psicoanalista, Membro Ordinario con funzioni di training della SPI e dell’IPA. Docente a contratto di Psicologia dinamica presso l’università di Padova, città dove vive e lavora. Ha co-curato Psicoanalisi e fede: un discorso aperto, Franco Angeli (2017). Fra le pubblicazioni: Existential crisis in two religious patients. International Journal of Psychoanalysis (2015, con C. Secchi).

Maria Stanzione Modàfferi, psicoanalista, Membro Ordinario della SPI e dell’IPA; vive e lavora a Napoli. Ha curato Le figure del vuoto, Borla 2012. Tra i lavori: “Dal caos alla scrittura: Margaret Little”, in P. Cupelloni, Psicoanaliste. Il piacere di pensare, F. Angeli, 2012; “Terra-Mare psicoanalitica. Illusione, credenza, fede, delirio: limiti e confini”, in L. Fattori e G. Vandi, Psicoanalisi e fede: un discorso aperto, F. Angeli, 2017.

Gabriella Vandi, psicoanalista, Membro Ordinario della SPI e dell’IPA. È autrice di vari lavori presentati a Congressi Nazionali e Internazionali. Ha co-curato il volume Psicoanalisi e fede: un discorso aperto. Franco Angeli, 2017. Tra le sue pubblicazioni “De la confusión de lenguas a compartir un código: la experiencia de rêverie”. In Revista de Psicoanálisis de la Asociación Psicoanalítica de Madrid” (2012, con C. Carnevali). Vive e lavora a Rimini.

 

Vedi anche in Libri:

“Psicoanalisi e fede: un discorso aperto” di L. Fattori e G. Vandi. Recensione di Rita Corsa

Psicoanalisi e fede: un discorso aperto, Gabriella Vandi e Lucia Fattori (a cura di), Franco Angeli (2017)

 

 

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