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Il filo di Arianna. Il posto della scrittura nella psicoanalisi, Cinzia Lucantoni e Paola Catarci, Franco Angeli (2016)

9/06/16

CATARCICinzia Lucantoni e Paola Catarci (2016)

Il filo di Arianna. Il posto della scrittura nella psicoanalisi

Franco Angeli Roma

La scrittura entra a far parte del lavoro dello psicoanalista più di quanto non venga comunemente riconosciuto. La scrittura del caso clinico è certamente l’uso più evidente, ma esistono molte altre declinazioni: il suo valore nella formazione, l’appunto quotidiano per fermare un pensiero dopo la seduta, la spinta a scrivere sulla propria stessa analisi e, su scala più ampia, la traduzione dei testi e l’importanza che questa ha nel pensiero psicoanalitico di un’area culturale.
Perché lo psicoanalista – che non è scrittore per professione – sente la necessità di scrivere? C’è un filo che lega scrittura e transfert? E, viceversa, quali sono gli ostacoli che possono rendere difficile, ad uno psicoanalista, lo scrivere?
Il punto focale delle riflessioni proposte nel volume sta nella convinzione che, quando si scrive, si trovano nuovi punti di vista, angolazioni inaspettate del pensiero. Il passaggio dal pensiero alla scrittura comporta un inedito processo di elaborazione; in coerenza con un cardine del pensiero psicoanalitico, la psiche tende al trasferimento e, ad ogni passaggio, perde qualcosa della vecchia postazione per acquisire altro, in un movimento interminabile di nuove rappresentazioni.
La scrittura fa parte di questo percorso, e allo stesso tempo lo orienta. Il pensiero che precede e accompagna la scrittura fa pensare ad un errare, per tentativi ed errori, in un labirinto dove il vagabondaggio è consentito sapendo che il filo di Arianna, le parole per scriverlo, ci orienteranno verso l’uscita.

Cinzia Lucantoni, neuropsichiatra infantile, psicoanalista, membro ordinario Spi-Ipa, è docente del corso di specializzazione dell’Arpad (Associazione Romana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza). Redattore capo della rivista A e P, Adolescenza e Psicoanalisi, cura in particolare la rubrica Scrivere per formarsi. È membro di redazione degli Annual italiani dell’International Journal of Psychoanalysis.

Paola Catarci, psicoterapeuta infantile e psicoanalista, membro ordinario Spi-Ipa, è docente nei corsi di specializzazione di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Arpad, della Sipp, del Minotauro. Ha curato, dal 1996 al 2013, la segreteria didattica dell’Arpad. Attualmente fa parte della redazione della rivista A e P, Adolescenza e Psicoanalisi.
Cinzia Lucantoni e Paola Catarci hanno una lunga tradizione di scrittura comune, frutto di un felice incontro e confronto clinico e teorico. Tra gli altri: Dalla richiesta alla motivazione: chi porta chi?(1996), Sostenere il paradosso (2000), La cura psicoanalitica con gli adolescenti: quale elaborazione? (2005).

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