Cultura e Società

10° Rassegna “Cinema e Psiche” a Cesena: “Il padre”. Report di M. Montemurro

4/11/22

10° Rassegna “Cinema e Psiche” a Cesena: “Il padre”

Report di Mirella Montemurro

Chi non ha un padre,  

dovrebbe procurarsene uno” 

(Friedrich Nietzsche)

Ogni lunedì sera di questo ottobre 2022, presso lo storico cinema Eliseo della città di Cesena, si è svolta la rassegna di “Cinema e Psiche”, intitolata “Il padre”, con il patrocinio della Società Psicoanalitica Italiana e dell’AUSL Romagna.

L’iniziativa, giunta alla sua decima edizione, anche quest’anno ha avuto un grande successo, coinvolgendo un migliaio di spettatori, con due serate sold out. È stato emozionante vedere la fila di persone lungo la strada per acquistare il biglietto, in prevalenza composta da giovani studenti universitari; è stata una grande soddisfazione apprendere che alcuni spettatori, pur di non perdere l’evento, si siano accontentati di sedersi sulle gradinate della sala.

La maggior parte delle edizioni precedenti sono state interamente organizzate dalla scrivente: è stato per me un grande onore proporre al Centro Adriatico di Psicoanalisi (CAP) che la rassegna diventasse un evento del Centro stesso. La Presidente dott.ssa Cinzia Carnevali e il suo Esecutivo hanno accettato volentieri dimostrando, ancora una volta, un grande spirito inclusivo. Da quest’anno quindi l’organizzazione è nelle mani del CAP e del suo “Gruppo cinema”, composto da Giorgio Bambini, Cinzia Carnevali, Massimo De Mari, Giuseppe Gavioli, Mirella Montemurro e Gabriella Vandi. Ci siamo riuniti costantemente per decidere film e relatori e si è creata da subito una bella atmosfera di collaborazione gruppale.

L’idea da cui è nata quest’ultima edizione è stata quella di dare continuità al tema della genitorialità affrontato in quella precedente, dedicata alla figura materna, analizzando quest’anno la figura paterna. Il gruppo ha lavorato quindi alla ricerca di film, in costante confronto con la direttrice del cinema Eliseo, dott.ssa Francesca Piraccini. Quest’anno non siamo riusciti a trovare tutti film in anteprima a tema, pertanto, per alcuni appuntamenti, si è optato per film meno recenti.

Le serate sono iniziate con la mia presentazione del film e dei relatori – psicoanalisti SPI, docenti dell’Alma Mater e una dirigente dell’AUSL Romagna – cui è seguita la proiezione, dopo la quale i relatori sono saliti sul palco proponendo la loro lettura del lungometraggio, aprendo poi il dibattito con le domande e le riflessioni dal pubblico, molto vivace e interattivo. La tematica della figura paterna è stata affrontata da diverse angolazioni.

La rassegna si è aperta con “The father – Nulla è come sembra” di Florian Zeller (2020) e i relatori coinvolti sono stati lo psicoanalista SPI Giorgio Bambini e Alessio Avenanti, Professore Ordinario di Neuroscienze Cognitive dell’Università di Bologna. Si è partiti da un’analisi del frammentato universo psichico di un genitore anziano con deterioramento cognitivo, per arrivare ad affrontare il rapporto con la figlia caregiver, sia da un punto di vista psicoanalitico sia più strettamente neuropsicologico.

Il secondo appuntamento è stato con “Captain Fantastic” di Matt Ross (2016), cui è seguito un dialogo con Pierluigi Moressa, psicoanalista SPI e Carlo Tomasetto, Prof. Associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università di Bologna. Gli interventi, secondo la duplice lettura psicoanalitica e psicoeducativa, si sono focalizzati sul rapporto tra i figli e un padre con idee anticonvenzionali, che impone loro un tipo di vita del tutto singolare.

È stato poi il momento di “Nowhere special”, film di Uberto Pasolini (2020), che è stato discusso con le relatrici Simona Lucantoni, psicoanalista SPI e Mariella Allegretti, Direttrice della Neuropsichiatria Infantile, dell’AUSL Romagna (sede di Forlì-Cesena). Si è affrontato il tema della malattia terminale di un padre e delle conseguenti dinamiche nel rapporto con il figlio di appena cinque anni, da un punto di vista sia psicoanalitico sia neuropsichiatrico. 

Nell’ultimo appuntamento è stato proiettato il film appena uscito nelle sale “Il colibrì” di Francesca Archibugi, tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, vincitore del premio Strega nel 2020. A quest’ultimo incontro sono stati invitati, insieme alle relatrici Laura Ravaioli, psicoanalista SPI e Francesca Agostini, Prof. Associato in Psicologia Dinamica dell’Università di Bologna, lo scrittore Sandro Veronesi e dello psicoanalista didatta Stefano Calamandrei, collaboratore e amico dello scrittore, che sono intervenuti da remoto. La discussione è stata moderata da me e da Giorgio Bambini. Si è analizzata la storia di vita di un padre tra tradimenti, lutti e abbandoni. È stata una serata particolarmente ricca, in quanto alle riflessioni delle relatrici si sono aggiunti gli stimolanti interventi di Veronesi e di Calamandrei e il pubblico ha potuto proporre riflessioni e domande in un’atmosfera vivace e coinvolgente.

Credo che il successo di quest’ultima edizione sia anche collegato alla forza propulsiva del gruppo, perché come ben spiega un antico proverbio africano: “Da soli si va certamente più veloci ma insieme si arriva decisamente più lontano”.

Novembre 2022

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