Cultura e Società

8° rassegna Cinema e Psicoanalisi: Reale e Immaginario Rimini 2017. Report di Gabriella Vandi

19/12/17

8° Rassegna Cinema e psicoanalisi – Cineteca di Rimini 2017

“REALE E IMMAGINARIO”

7-14-21 Novembre 2017

Report di Gabriella Vandi

 

Dal 7 al 21 Novembre 2017 si è svolta a Rimini l’ottava edizione della Rassegna “Cinema e psicoanalisi”, dal titolo “Reale e immaginario”. Anche questa edizione è stata organizzata da psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, in collaborazione con la Cineteca di Rimini.

Da alcuni anni la rassegna è curata in collaborazione con “Biblioterapia”, dedicata quest’anno al tema: “Come curarsi (o ammalarsi) coi libri. Realtà … e mondi possibili.”.

Biblioterapia è una rassegna realizzata dal Comune di Rimini e dalla Biblioteca Civica Gambalunga col contributo di SGR per la cultura. Ogni anno personalità di rilievo della cultura umanistica e scientifica incontrano un nutrito pubblico su un tema, attorno al quale si propongono serate dedicate a cinema e psicoanalisi.

Per secoli col termine realtà si è inteso la realtà delle cose del mondo, affermata da alcuni, negata da altri. Poi, in tempi più recenti, il problema è diventato comprendere come esse si presentano all’uomo o sono in rapporto con lui.

I film proiettati sono rappresentativi di alcune delle diverse modalità in cui si declina, in questa seconda accezione, il concetto di realtà, come ad esempio realtà psichica e realtà fattuale, realtà e follia, realtà e sogno, realtà ed apparenza, reale e virtuale, mondo esterno e mondo interno.

Questi molteplici livelli sono stati sviluppati attraverso la proiezione e il commento di tre film. Il primo, “I sogni segreti di Walter Mitty” (di Ben Stiller, 2013), commentato da Angelo Battistini e Cinzia Carnevali, descrive l’evoluzione identitaria di un timido archivista che s’immagina protagonista di eroiche imprese, sostituendo la fantasia con la realtà. Attraverso una serie di eventi, riuscirà a trasformare le sue fantasticherie in fattive realizzazioni. Il secondo, “Hugo Cabret” (di Martin Scorzese, 2011), commentato da Paola Masoni e Annunzio Talacchi, è un film dove fantasia e piano reale si mescolano, creando uno stato quasi ipnotico che evoca la condizione del sogno, regno indiscusso dell’immaginazione. Il terzo e ultimo film, “La giusta distanza” (di Carlo Mazzacurati, 2007-2008), commentato da Giorgio Bambini e Gabriella Vandi, racconta di una cittadina emancipata solo in apparenza, ma schiava dei pregiudizi. Attraverso la storia di Giovanni, aspirante giornalista, sono descritti i diversi livelli in cui si declinano vicendevolmente mondo interno e mondo esterno, e la complessità della loro integrazione, spesso difficile e conflittuale.

Anche quest’anno la rassegna riminese ha suscitato notevole interesse da parte del pubblico che è intervenuto numeroso e ha preso parte alla discussione; come di consueto, i due psicoanalisti hanno commentato il film, dopo la proiezione, dialogando anche con le persone presenti in sala e animando un interessante dibattito a più voci.

 

Dicembre 2017

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