Cultura e Società

Appello alle Istituzioni per la salute mentale

31/12/20
Appello alle istituzioni per la salute mentale

Pubblichiamo il documento redatto in modo congiunto dalle Società Scientifiche riconosciute dalla Legge Gelli.

 

APPELLO ALLE ISTITUZIONI PER LA SALUTE MENTALE

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la tutela della salute mentale è la priorità assoluta in questa fase di evoluzione della pandemia. Lo stress da pandemia è una condizione del tutto nuova rispetto a quanto descritto nelle classificazioni dei disturbi mentali, a causa di uno stato di stress perdurante e non convenzionale. Il grande rischio di questi traumatismi collettivi consiste nel fatto che non si esauriscono nel qui e ora, ma possono continuare nel futuro del soggetto e possono influenzare le generazioni successive, com’è dimostrato anche dagli studi neuroscientifici sul trauma.
Stiamo osservando un aumento rilevante dei disturbi d’ansia, del sonno, dell’alimentazione, del rifugio nei mondi virtuali e un incremento della dipendenza da sostanze legali come ansiolitici, ipnotici e antidepressivi oltreché da alcool e altre sostanze psicoattive. Come conseguenza della paura di lasciare la sicurezza della casa protettiva nascono nuove forme di disagio psichico per lo stato di sospensione e di incertezza, con fenomeni di distacco dalla realtà; in opposizione ad esso vediamo anche un incremento delle reazioni di ipereccitabilità, iperattività e trasgressività. Ma è con ulteriore preoccupazione che registriamo ora l’inaccettabile intensificarsi di aggressività incontrollata e violenza, con particolare riferimento alla violenza intrafamiliare, diretta troppo spesso contro le donne e la prole, vittima di violenza assistita.
In tale quadro allarmante le fasce più a rischio sul piano della sofferenza psicologica e psicopatologica sono gli anziani, i bambini e gli adolescenti. Le prospettive del dopo pandemia dal punto di vista dei bisogni psicologici si presentano oramai come ingenti e urgenti mentre la condizione dei servizi sanitari pubblici, gravemente provata, ha messo in evidenza le carenze preesistenti, evidenziando la grande difficoltà attuale a far fronte al bisogno crescente di ascolto e cura.
Il rischio evidente è quello di cronicizzare i tanti problemi emergenti che, se affrontati con un’adeguata e tempestiva risposta, potrebbero essere invece risolti. Segnaliamo quindi il rischio, imponente per il SSN –in affanno di fronte alla eccessiva richiesta di aiuto– di un inevitabile ricorso alla medicalizzazione che aggraverebbe esattamente quella incalzante dipendenza dai farmaci che il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 indica come focus prioritario di intervento.

Si rivolge un appello alle Istituzioni competenti perché questo disastro non avvenga.

Nel corso dell’emergenza Covid-19, rammentiamo, le Società Scientifiche e Tecnico-Scientifiche qui rappresentate hanno mostrato le proprie risorse di efficienza e di efficacia clinica, –individuale, sociale e istituzionale–, attraverso un’ampia disponibilità di volontariato per una sollecita operazione di supporto psicologico che non ha precedenti in Europa e nel mondo (numero verde 800.833.833 del Ministero della Salute, cinquantamila chiamate). Le Società hanno messo a disposizione immediata del Ministero della Salute circa duemila volontari che hanno erogato migliaia di prestazioni gratuite, per porsi al servizio della popolazione e per una politica di affiancamento delle Istituzioni quasi al collasso. Tale esperienza di proficua collaborazione con il Ministero della Salute non può quindi considerarsi esaustiva o conclusiva.
Le Società Scientifiche riconosciute dalla Legge Gelli, in spirito di collaborazione fattiva, prospettano ora le proposte operative necessarie per predisporre uno spiegamento immediato di forze specialistiche mirate a fronteggiare i bisogni incalzanti della popolazione.
Come Consulta CNOP è già stato firmato, in sinergia con l’Ordine Nazionale degli Psicologi, il documento CNOP (dicembre 2020) in cui, per contrastare i danni della pandemia, si propone l’istituzione tempestiva di voucher destinati alle prestazioni psicologiche e psicoterapiche. Tale prima risposta non è tuttavia sufficiente a colmare le criticità esistenti del Servizio Sanitario Nazionale rispetto alla tutela della Salute Mentale.

Le Società Scientifiche raccolte nella Consulta CNOP –in prevalenza di area psicologica, ma comprensive del segmento delle Dipendenze–, tutte riconosciute in base alla Legge Gelli (2017) raccolgono psicologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili che hanno effettuato dopo il corso di laurea e/o specializzazione, un’ulteriore formazione sia personale sia tecnica nel campo specialistico e in particolare della psicoterapia. I membri di queste associazioni possono dare risposte di prevenzione e cura e possono offrire piani di formazione rapidi e duraturi nel tempo per i Servizi.

Riteniamo importante l’incremento del numero di psicoterapeuti nei servizi territoriali per corrispondere all’esigenza di psicoterapia (individuale, di gruppo, coppie e famiglie) così come previsto dai LEA, al fine di garantire le cure psicologiche e ridurre il rischio di ricorrere a trattamenti psicofarmacologici non sempre indispensabili, e che comportano un grave impatto sulla spesa farmaceutica.

In considerazione e in coerenza con il contributo già fornito, prospettiamo ora alcune iniziative che riteniamo necessario affidare alle stesse Società attualmente presenti nell’elenco previsto dal DM 2 agosto 2017, in attuazione della cosiddetta “Legge Gelli”.
È indispensabile quindi una preventiva operazione ufficiale di Accreditamento istituzionale delle Società qui rappresentate, per realizzare i seguenti obiettivi, come proposte ausiliarie per sostenere il Sistema Sanitario Nazionale:

 

  1. Stipulare convenzioni per prestazioni specialistiche a medio e lungo termine (a prezzi calmierati) per la popolazione di cui il Servizio pubblico non riesce a farsi carico per risorse insufficienti
    Laddove si ravvisino necessità di trattamenti psicoterapici a breve e a lungo termine in pazienti che ne avrebbero benefici è ipotizzabile stipulare convenzioni con le Società riconosciute in base alla Legge Gelli per pacchetti di trattamenti da definire e quantificare. A questo fine, può essere utile favorire l’accreditamento e l’accordo con i centri di consultazione e psicoterapia già esistenti presso le Società Scientifiche riconosciute al fine di fornire una risposta immediata ai bisogni crescenti del cittadino e un aiuto a prezzi concordati con le Istituzioni.
  2. Stipulare convenzioni per il supporto immediato e la formazione permanente del personale dei servizi pubblici. È fondamentale che questo personale possa ricevere un aggiornamento continuativo e coerente, con progetti di formazione mirata sui principali aspetti dell’intervento psicologico e psicoterapeutico oggi più che mai urgenti e critici, quali, a titolo di esempio, le nuove dipendenze, il lavoro sul buon uso del farmaco, il lavoro sui soggetti portatori di violenza, sulla violenza assistita, sui difetti del controllo della rabbia e degli impulsi, sulla dispersione scolastica che si prospetta gravissima. Segnaliamo in particolare la necessità della formazione del personale che lavora nei reparti materno-infantili ai fini della prevenzione del disagio infantile e della genitorialità, sul personale scolastico già soggetto a burn-out e così via.

 

È auspicabile, infine, facilitare il pieno coinvolgimento, peraltro in parte già presente, nei servizi del SSN degli Specializzandi in Psicoterapia la cui presenza, monitorata, sotto tutor e supervisioni, incrementa l’offerta assistenziale e favorisce lo scambio culturale tra scuole e servizi pubblici. Sarebbe utile pertanto trovare accordi per facilitare il miglior utilizzo degli Specializzandi nei servizi, riconoscendo ove possibile e opportuno uno specifico contratto di formazione retribuita e riconoscendo al contempo una quota specifica all’attività obbligatoria di supervisione dei tutor.

 

Con l’occasione, inviamo cordiali saluti e auguri di buon lavoro.

Maria Antonietta Fenu (Past President dei Soci italiani della EFPP), Anna Maria Nicolò (Presidente della Società Psicoanalitica Italiana), Rita B. Ardito (Presidente della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva), Onofrio Casciani (Società Italiana delle Tossicodipendenze), Alessandra De Coro (Presidente della Società di Psicologia Analitica), Alessandra Chinaglia (Presidente dei Soci Italiani della EFPP-European Federation of Psychoanalytic Psychotherapy), Isabel Fernandez (Presidente EMDR Italia), Santo Di Nuovo (Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia), Marco Luigi Bellani (Presidente della Società italiana di Psico-Oncologia), Luisa Martini (Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia), Pierluigi Policastro (Responsabile Nazionale degli Psicologi Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta), Giovanna Perricone (Presidente della Società Italiana di Psicologia Pediatrica), Donatella Galliano (Presidente della Federazione Psicologi per i Popoli).

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