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CMP – Esperienze avverse e traumatiche: il punto di vista della psicoanalisi, 27/01/2024

27/01/24

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Sabato 27 gennaio 2024 

ESPERIENZE AVVERSE E TRAUMATICHE: IL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOANALISI

In dialogo con neuroscienze e criminologia
Online su Zoom e in presenza (Sala FAST, Piazzale Morandi 2 – Milano)
Evento realizzato con il patrocinio del Dipartimento di Psicologia Università di Milano-Bicocca e della Società Psicoanalitica Italiana

Interverranno:
Werner Bohleber, Simonetta Bonfiglio, Adolfo Ceretti, Virginia De Micco, Vittorio Gallese, Gabriella Giustino, Renata Nacinovich, Livio Provenzi, Cristina Riva Crugnola, Sarantis
Thanopulos, Orlando Uccellini, Massimo Vigna Taglianti

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
L’evento si terrà sia in presenza (Sala FAST, Piazzale Morandi 2 – Milano) che online su piattaforma zoom.
Iscrizione obbligatoria online su   https://ecm.coopmatrix.it/corsi-ecm/esperienze-avverse-e-traumatiche-il-punto-di-vista-della-psicoanalisi/

ECM
Evento ECM FAD e RES accreditato per Medici e Psicologi. La giornata rilascia 7 crediti in presenza e 9 in remoto.

QUOTA D’ISCRIZIONE:
100 €     Professionisti
60 €       Studenti, specializzandi, candidati SPI
Comitato scientifico:
Simonetta Bonfiglio, Giorgio Mattana, Cristina Riva Crugnola, Stefano Trinchero

 

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n. verde (gratuito) 800190542
email:  formazione@coopmatrix.it

Le esperienze avverse e traumatiche precoci hanno una grande rilevanza nel campo della psicoanalisi e della psicologia clinica attuali, delineandosi un significativo fattore di vulnerabilità per il funzionamento mentale e per il rischio psicopatologico; al contempo è sempre più evidente la tendenza alla trasmissione intergenerazionale del trauma da genitore a figlio. Per parte sua, la ricerca neurobiologica ha messo in luce come relazioni precoci avverse, fondate su interazioni non funzionali e mancate sintonizzazioni tra genitore e figlio, modifichino i processi neurobiologici alla base dello sviluppo socio-emotivo del bambino mettendone a rischio la costruzione del Sé.
Qual è a questo riguardo la posizione della psicoanalisi oggi? Quali le modalità terapeutiche rispetto a pazienti la cui mente appare paralizzata da memorie traumatiche inscritte nel corpo? Come le esperienze traumatiche, spesso dissociate e non simbolizzate, si riverberano e si trasformano nella relazione analitica? Ma anche quali sono le riflessioni degli psicoanalisti rispetto a specifici contesti traumatogeni – sradicamento migratorio, esposizione a conflitti permanenti, esperienze di marginalità – che possono influenzare in maniera decisiva la costruzione delle identità soggettive?
A questi interrogativi risponderanno psicoanalisti esperti dialogando con ricercatori afferenti alle neuroscienze, alla neurobiologia, alla criminologia e alla neuropsichiatria infantile.

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