Cultura e Società

Il Foglio, 20/4/21. I Bambini le sognano così. R. Goisis

23/04/21
Hilaire German Edgar Degas

Hilaire German Edgar Degas

Il Foglio, 20/4/2021. I Bambini le sognano così

Una bella idea di Stellantis, far disegnare ai loro bambini la loro auto ideale. Dall’analisi degli elaborate dei sei prescelti emerge una spiccata sensibilità ecologica

di Roberto Goisis

il Foglio, 20 aprile 2021

 

Introduzione: Le restrizioni dovute  all’ emergenza sanitaria rischia di avere importanti conseguenze sulla vita emotiva  dei bambini. E’ più che mai necessario aiutarli a mantenere viva la capacità di sognare. Come sottolinea Roberto Goisis, in questo articolo,  l’invito rivolto ai bambini  dal designer di un’importante casa automobilistica va incontro a questa  esigenza fondamentale per la vita psichica.

( Maria Antoncecchi)

 

Roberto Goisis psichiatra, psicoanalista, membro ordinario  della SPI e full member dell’International Psychoanalytical Association

 

Il Foglio, 20 aprile 2021

If you can dream it, you can draw it! – Se puoi sognarlo, puoi disegnarlo!

Pietro Roberto Goisis

Basterebbero il titolo scelto e la partecipazione di 54 sognatori tra i 6 e i 12 anni per commentare l’iniziativa di Stellantis. Solo sei quelli scelti per essere premiati.

Il messaggio ispiratore del designer Klaus Busse deve essere stato chiaro e diretto, ben recepito dai suoi destinatari. Genitori che lavorano in azienda e i loro bambini. Indovinato anche il momento, tra inizio e fine del primo lockdown.

Sappiamo, infatti, che tra le innumerevoli tragedie – passate, in atto e future – la pandemia ha tolto ai più piccoli un anno intero di vita. Non sappiamo se e come glielo potremo restituire. Intanto dobbiamo occuparci del presente, senza troppa angoscia.

Aiutarli, stimolarli a sognare è un’ottima opportunità, non per vivere in un’altra dimensione, ma per mantenere un contatto indispensabile con i desideri, le speranze. Cosa poter augurare di meglio a dei bambini?

Ecco le loro risposte disegnate. Quelle scelte come le migliori.

Tre bambine, tre bambini. Forse non è un caso, dato che l’invito andava nella direzione della creatività e del sogno. Tra di loro ce ne è uno, Manuel, che sicuramente sogna, è probabile che lo realizzi, di diventare davvero un designer di automobili. Tratto in bianco e nero, grafica matura, linee eleganti, curve rassicuranti. Anche lui, come gli altri, disegna oggi, ma proiettato nel futuro. Tutte le auto dei bambini vanno verso qualcosa, cercano una strada, rappresentano la fantasia di un domani che si vuole disperatamente raggiungere. La maggior parte dei bambini lo cerca nei colori. È bellissimo vederli così allegri, scoppiettanti di felicità e immaginazione. Color me beautiful, sembrano dire, come all’inizio di un evento Color Run che tinge di allegria e gioia le città dove si svolge.

Ognuno dei premiati, a parte Manuel, il disegnatore prima descritto e già assunto dal Gruppo Stellantis (…), ha trovato un suo personalissimo modo di sviluppare il tema.

Stefano viaggia su una strada/arcobaleno che sembra sostenere e imbellire – invece che circondare come da tradizione – una città futuristica, abitazione, uffici e fabbrica al tempo stesso. Il tutto lancia raggi di luce e calore al di sotto.

Sofia ci ha regalato un veicolo uovo/roulotte/casa viaggiante nel quale trovano posto luci, cuori, fiori, animali, una casetta, ma soprattutto un guidatore, un essere umano saldamente piantato nel terreno sottostante con le sue ampie gambe.

Andrea disegna una scoppiettante auto tra passato e innovazione, una sorta di veicolo dello scienziato Doc di Ritorno al futuro, dove le frecce sono energia allo stato puro.

Stella immagina un prototipo, con il suo stesso nome, dove natura e ricerca si fondono in poesia e fantasia. Dal logo, una fogliolina, alle coccinelle e al picciolo che fanno da maniglia, fino alla carrozzeria, una gigantesca foglia tecnologica che riproduce – parole sue – la fotosintesi clorofilliana.

Viola immagina un prototipo che davvero miscela sogno e tecnologia, una specie di macchina volante alla Leonardo da Vinci del 2000, che pullula di scienza applicata, design innovativo e realistico, soluzioni avanzate, pure un brand con tanto di acronimo. Senza farsi mancare un tocco di attenzione gender. “Esiste anche una versione maschile”, ci ricorda. Ne troveremo altre, sicuramente.

Per finire mi piace evidenziare una spiccata attenzione e sensibilità ecologica. In molti disegni il sole, nutrimento e vita grazie al calore e alla luce che fornisce, è in una stretta relazione con i veicoli. Li sovrasta, come è giusto che sia, ma soprattutto stabilisce una stretta connessione con loro. Fino ad alimentarli come propulsione.

Non posso che fare mio e sottoscrivere parola per parola l’invito, un auspicio e una speranza in realtà, che Klaus ha lasciato ai 6 piccoli disegnatori scelti: “Ricordatevi sempre di usare i colori per dipingere la Vita. Sognate, sognate, sognate. E Vi assicuro che sarete felici. Cercate qualcosa che Vi piace e fatela”.

 

 

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