Cultura e Società

“A Cielo Abierto” di M. e S. Arriaga. Recensione di S. Pesce

4/09/23
"A Cielo Abierto" di M. e S. Arriaga. Recensione di S. Pesce

Parole chiave: lutto, rapporto fraterno, vendetta

Autore: Simona Pesce

Titolo: A Cielo Abierto, in Concorso sezione Orizzonti

Dati sul film: regia di Mariana e Santiago Arriaga; Massico, 2023, 117 minuti

Genere: drammatico

A Cielo Abierto è un film diretto a due mani dai fratelli Arriaga sulla base di una sceneggiatura scritta dal padre. Mariana e Santiago Arriaga al loro primo lungometraggio parlano di come si possa diventare fratelli per via di un destino comune.

La storia è quella di una famiglia, che oggi definiremmo allargata, in cui i tre figli di una coppia adulta sono obbligati a convivere. Lasciati soli si trovano spinti a un viaggio nelle terre del nord del Messico alla ricerca di una conclusione violenta e vendicativa della loro storia. Vittima di un incidente, il padre dei due ragazzi maschi rimane ucciso brutalmente sotto gli occhi di uno dei due figli. Questa è la prima vivida scena del film che non vuole nascondere la sorpresa e l’urto che crea in chi la vive. Il fratello maggiore, quello che non era presente all’incidente, decide di andare a cercare il responsabile della morte del padre per vendicarsi. Molti psicoanalisti hanno parlato della traumatofilia, del potere attrattivo che il trauma crea nell’interiorità delle persone. In questa storia è evidente come i fili che uniscono i destini dei tre ragazzi siano attorcigliati attorno alla violenta perdita di un genitore. La sorella acquisita è attratta del progetto dei due fratelli e impone la sua presenza per via del suo lutto, lei non ha nemmeno un ricordo personale della madre, morta quando era troppo piccola.

Molto intenso e bel pensato è il bisogno di questo personaggio femminile, sensibile intelligente e coraggioso, è lei la vera artefice di molti cambi di rotta nella vicenda dei tre.

Si può immaginare lo stato emotivo dei tre ragazzi come tre impossibilità al lutto: il figlio più piccolo presente al trauma non lo ricorda, ha un’amnesia post traumatica e quindi non può superarlo, il figlio più grande che era assente all’incidente vuole avere una parte nella storia, per riscriverla, ma rischia un epilogo irrimediabile. La ragazza che non ha neanche la memoria del genitore perso, è bloccata e deve costruirsi tutto il viaggio verso il lutto prendendo parte alla storia di altri.  

La vicenda dei tre fratelli è ben orchestrata e sono tanti i temi che il film mostra in un triangolo di passioni dove la prima adolescenza si avvicina alla sessualità come osservatrice pudica, mentre l’adolescenza piena vive la sessualità e la mette in scena con alcuni risvolti incestuosi.

Ma l’arte di questo splendido film sta nell’aver trasformato la rabbia violenta che ha fatto iniziare il viaggio. in un lento, a tratti estenuante, cammino verso il perdono e verso la conclusione, per quanto possibile, del lutto.

E comunque una vendetta, anche se innocua.I tre ragazzi sono stati capaci di realizzarla. Hanno fatto vivere alla loro vittima la colpa per l’incidente e per il mancato soccorso, ribaltando così la storia che da passivi spettatori li ha resi vividi attori.

Settembre 2023

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