Cultura e Società

“La pensabilità tra psicoanalisi e cinema” di G. Ballauri. Recensione di R. Rizzitelli

23/10/22
"La pensabilità tra psicoanalisi e cinema" di G. Ballauri. Recensione di R. Rizzitelli

La pensabilità tra psicoanalisi e cinema

di Giuseppe Ballauri (ed. Bastogi Libri, 2022)

a cura di Renata Rizzitelli

Questo volume, scritto dal collega Giuseppe Ballauri, è il risultato della sua profonda esperienza iniziata nei primi anni ‘90. Il libro segue un altro importante volume, pubblicato dallo stesso autore nel 2007, che approfondiva il grande tema della formazione in psicoterapia attraverso l’immaginario cinematografico; in questo recente lavoro Giuseppe Ballauri continua con modalità molto armoniosa l’approfondimento  sul tema  “psicoanalisi e cinema”  che da molti anni  raccoglie l’interesse e lo studio di noi psicoanalisti. 

Il collega Ballauri, con grande dedizione e passione, ha dedicato parte della propria vita professionale, dapprima nell’ambito della Clinica Psichiatrica di Genova,  poi nell’ambito degli incontri culturali e di formazione presso la sezione Ligure della Società Italiana  di Psicoterapia Medica; infine dal 2007, presso il Centro di Psicoanalisi di Genova, focalizzando molti punti di unione  fra Psicoanalisi e Cinema,  tenendo svariati seminari, utilizzando la fiction cinematografica e, nello stesso tempo, dedicandosi con grande generosità ai giovani. Sempre sul tema “Psicanalisi e cinema” ha svolto numerosi laboratori  con gli studenti  del Corso di Laurea in Psicologia  dell’Università di Genova.  

Ballauri traduce nei suoi libri – con grande competenza e muovendosi su due fronti, Psicoanalisi e cinema  in modo creativo, profondo e poliedrico, tutto il suo apprezzabile ed immenso lavoro  svolto in  vari ambiti per la diffusione e comprensione della chiave di lettura psicoanalitica in ambito cinematografico, perché come lui stesso scrive: “Psicoanalisi e cinema sono due dispositivi per pensare e la loro sinergia ci può aiutare a cercare delle risposte,che possono proporre un significato plausibile e convincente…”.

Questo tema ha, come sappiamo, grande risonanza e, nella prassi e nel pensiero, da tempo è stato avviato nella comunità scientifica della psicoanalisi italiana, in quanto questo binomio costituisce un terreno assai fertile. Il mondo cinematografico ha trovato da tempo un grande spazio all’interno della psicoanalisi e viceversa: insieme contribuiscono reciprocamente alla pensabilità attraverso poliedrici punti di intersezione. 

Il libro del quale stiamo trattando offre e dà forma ad un insieme di film legati da un filo conduttore ma anche eterogenei e quindi più interessanti, ciò contribuisce a mettere in luce un ambito di grande complessità e ricchezza nella declinazione del pensiero psicoanalitico “visto” dal cinema.  

Con linguaggio accessibile e mai banale, l’autore conduce il lettore in un viaggio fra i vari seminari e laboratori da lui svolti negli anni, dal 2007 al 2016, attraverso l’excursus di moltissimi film. 

Offre inoltre una raccolta e suddivisione in vari ambiti del mondo cinematografico e quindi l’approfondimento dei film, rivisitati con la cassetta degli attrezzi dello psicoanalista ma non solo. 

E’ quindi opportuno  riportare un  elenco di questi “ambiti”:

1) Le relazioni umane e le nuove tecnologie nell’immaginario cinematografico e nella   psicoanalisi

2) La pensabilità fra cinema e psicoanalisi

3) Cinema e stati alterati di coscienza. Le rappresentazioni dell’inconscio.

4) La verità e giustizia.

5) Temi psicoanalitici di 3 registi: Hitchcock, Tarkovkij e Kubrik. 

6) Freud e Jung, a confronto attraverso l’immaginario cinematografico e il modello psicoanalitico di Bion mediato da Grotstein.

7) Psicoanalisi e cinema giallo.

8) Il percorso psicoanalitico come viaggio dell’eroe/eroina.

9) Dalla guerra dei mondi all’immaginazione creativa. La violenza nell’approccio della psicoanalisi e nell’immaginario cinematografico prospettando un altro mondo possibile.  

Questo volume riesce ad accompagnare il lettore in un interessante viaggio fra i collegamenti fra Psicoanalisi e cinema, con garbo e intelligenza, mostrando come la chiave di lettura e gli strumenti del cinema e della psicoanalisi possano compenetrarsi con mirabile sinergia. 

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