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“L’inconscio sonoro” di L. Grassi

23/05/22
"L'inconscio sonoro" di L. Grassi

L’INCONSCIO SONORO

Psicoanalisi in musica

Autore: Ludovica Grassi

Casa editrice: FrancoAngeli

Anno: 2022

Come arricchire l’ascolto analitico dell’insieme suono-musica-parola con il quale tutti noi viviamo, pensiamo e comunichiamo? Ludovica Grassi risponde a questo interrogativo e, per la prima volta, invita la psicoanalisi ad assimilare le fondamenta sonore e musicali della relazione umana, a partire dalle sue origini nella vita intrauterina. Uscire dalla scissione parola/musica istituita fin dalla nascita della psicoanalisi, per cogliere le componenti sensoriali, sonore e ritmiche di ogni comunicazione, significa anche aprire l’accesso ai limiti dello psichico e del somatico. Con quest’opera esauriente, precisa nei riferimenti e negli sviluppi, e accuratamente documentata, l’autrice invita il clinico a un ascolto raffinato, esteso e rinnovato.

                                                                                                                          Édith Lecourt

Se pensiamo alla nostra costante esperienza acustica siamo più vicini al falegname o al teorico della musica? Schönberg – che fa il paragone tra questi due personaggi nel Manuale di armonia – cos’avrebbe detto del libro di Ludovica Grassi che ci permette e anzi ci spinge a pensare (e dunque teorizzare) ai suoni, ai rumori, alla loro inevitabile presenza, al clima sonoro che si crea fin dalla nascita attorno a noi? Penso gli sarebbe piaciuto. Per me, povero analfabeta musicale, è stata un’esperienza di lettura che ha cambiato la mia esperienza acustica e musicale. Spero lo sia anche per i lettori.

                                                                                                              Antonio Alberto Semi

In questo libro Ludovica Grassi esplora l’importanza della musica per lo sviluppo della psicoanalisi e come strumento di lavoro nella stanza d’analisi.

Attraverso un percorso di ricerca clinica e teorica che comprende prospettive etnomusicologiche, evoluzioniste, neuroevolutive, psicologiche e psicoanalitiche, viene illustrato come la musica sia un principio organizzativo fondamentale della psiche: entrambe sono basate sul tempo e su processi e meccanismi analoghi, quali la ripetizione, l’imitazione, la variazione, l’intimità e il lavoro del lutto, del negativo e della nostalgia. Anche il silenzio e l’assenza sono componenti essenziali sia della musica sia del funzionamento psichico.

La musica dimostra di avere un ruolo centrale nello sviluppo delle funzioni legate alla simbolizzazione e alla relazionalità, mentre la voce e il nucleo sonoro della parola sono strettamente legate alle emozioni, al corpo, al sessuale e all’infantile, temi centrali della psicoanalisi. La natura musicale dell’inconscio, se riconosciuta, può aprire nuovi spazi sia alla ricerca, sia alla clinica psicoanalitica nelle diverse articolazioni dei suoi setting.

(Tratto dalla quarta di copertina)

Ludovica Grassi è medico, neuropsichiatra infantile, membro ordinario SPI e IPA ed esperto in psicoanalisi dei bambini e degli adolescenti, membro della EFPP e didatta della Società Italiana di Psicoanalisi della Coppia e della Famiglia. È redattrice della rivista Interazioni.

Dopo aver svolto un’esperienza di lavoro al Cornell Medical Center di New York con Paulina Kernberg e prestato servizio come NPI e psicoterapeuta nei servizi pubblici, da alcuni anni lavora a tempo pieno come psicoanalista di adulti, bambini, adolescenti, coppie e famiglie. Il suo libro, The sound of the unconscious. Psychoanalysis as music, è stato pubblicato da Routledge nel giugno 2021.

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