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“Oggetti invasivi. Menti sotto assedio” di P. Williams. Traduzione di P. Capozzi

28/07/20
Oggetti invasivi - Menti sotto assedio di P. Williams. Traduzione di P. Capozzi

OGGETTI INVASIVI
MENTI SOTTO ASSEDIO

Autore: Paul Williams
Prefazione di Glen Gabbard
Traduzione di Paola Capozzi

Casa editrice: Mimesis

Anno: 2020

Il Regista controlla la vita della signora B. La adula, la seduce, la deride. Le sue istruzioni pervadono ogni aspetto della sua vita, comprese le sue sessioni analitiche, durante le quali suggerisce cose pericolose che la signora B. dovrebbe dire e fare. Attraverso una raccolta di saggi su casi esemplari, il celebre psicoanalista Paul Williams – già autore, fra gli altri, dei romanzi Il quinto principio e Feccia – riesce a raccontare il nucleo essenziale del trattamento psicoanalitico di gravi disturbi emotivi.

(Tratto dalla quarta di copertina)

Paul Williams è un autore conosciuto in Italia. L’editore Mimesis ha già pubblicato due suoi significativi libri, di piccole dimensioni ma di efficacia straordinaria.

Il primo, dal titolo Il Quinto Principio, narra in forma sostanzialmente autobiografica le vicende di un ragazzo, Paul, alle prese con due genitori inconsapevolmente distruttivi, che si salva utilizzando difese di isolamento, di ritiro e di fuga dalle relazioni umane. Il secondo libro, Feccia, riprende la vicenda di Paul nel periodo traumatico dell’adolescenza e descrive accuratamente le stereotipie e la dissociazione emotiva e cognitiva. Siamo in attesa del terzo volume che è in corso di pubblicazione da Routledge, in cui potremo capire come mai Paul si sia miracolosamente salvato e abbia potuto affrontare una vita apparentemente senza conseguenze penalizzanti o limitanti.

Ho fatto questa premessa per introdurre l’argomento più importante di questo testo che da solo giustifica l’esistenza del libro. Si tratta del concetto di oggetto invasivo che compare nel Capitolo 1. Williams si è sempre interessato ai pazienti gravi e agli effetti dei traumi precoci nella mente in via di sviluppo. L’oggetto invasivo è il prodotto dell’intrusione nella mente del bambino di parti esplosive e patogene del funzionamento mentale dei genitori. Una volta installatisi, gli oggetti invasivi sono percepiti dal bambino come parti proprie, che ingenerano confusione e mancanza di controllo delle emozioni e dei pensieri. Ritengo che questa concettualizzazione sia di estrema importanza quando si trattano i pazienti gra- vemente traumatizzati che non sono consapevoli delle loro vicende traumatiche infantili.

Bisogna anche riconoscere come questa teorizzazione originale di Williams si allontani e tuttavia arricchisca la stessa teoria post-kleiniana che vede, invece, la distruttività come una pulsione originaria che colonizza progressivamente la mente in via di sviluppo.

Un ulteriore pregio del libro è dato dai numerosi casi clinici trattati in esteso, che dimostrano la competenza clinica e chiariscono i suoi modelli teorici. Ad esempio, nel Capitolo 3 viene descritto in modo esaustivo il caso di una paziente borderline abusata, lavoro che è stato premiato con il Rosenfeld Clinical Essay Prize nel 1998, in cui Williams enuclea i problemi tecnici da affrontare quando si tratta di lavorare sulla parte psicotica con la parte sana della paziente.

Un altro saggio che dà rilievo al libro è quello che analizza la vicenda del famoso matematico Nash e che affronta il tema della psicosi nella sua complessità, con i punti ancora irrisolti dall’inda- gine psichiatrica e psicoanalitica.

Accanto ai capitoli dedicati specificamente alla psicoanalisi e ai suoi rappresentanti più famosi, come nel caso della discussione sul testo di Green riguardante la posizione fobica centrale, ci sono altri saggi in cui si sviluppa un fertile scambio tra psicoanalisi e antropologia, la disciplina in cui Williams si è originariamente formato. Ad esempio, vengono esaminati e confrontati gli stati primitivi della mente e la vita mentale primitiva studiata in antropologia.

Ho voluto ricordare in questa breve nota alcune delle ragioni per cui, grazie alle edizioni Mimesis, ho potuto affrontare le fatiche ma anche il piacere della sua traduzione in italiano.

Paola Capozzi

Vedi anche in Spiweb:

Presentazione del libro “Feccia” di Paul Williams

Feccia, Paul Williams, Mimesis Edizioni (2017)

Il quinto principio

Dissociazione (trauma)

Trauma precoce cumulativo

Adolescenza

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