
Parole chiave: Cinemente, Cinema e psicoanalisi, distruttività
“Cinemente”
Psicoanalisi e cinema condividono un destino comune: nati nella stessa epoca storica, hanno vissuto nel Novecento una straordinaria espansione, continuando a influenzare profondamente il panorama culturale, scientifico e artistico contemporaneo. Sebbene il cinema non persegua finalità terapeutiche, la sua capacità di indagare e portare alla coscienza – attraverso il linguaggio artistico – nuclei profondi della psiche umana, ha favorito lo sviluppo di un dialogo particolarmente fecondo con la psicoanalisi.
Il linguaggio cinematografico presenta infatti affinità significative con quello dei sogni e dell’immaginario, utilizzando quel registro iconico che la psicoanalisi esplora come livello di simbolizzazione nel percorso verso la rappresentazione e la pensabilità dell’esperienza emotiva.
Partendo da questa naturale consonanza, la Società Psicoanalitica Italiana (sezione dell’IPA – Associazione Psicoanalitica Internazionale fondata da Freud nel 1910), organizza da anni una serie di eventi dedicati al rapporto tra cinema e psicoanalisi, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale. Questi incontri offrono uno spazio privilegiato di riflessione attraverso la visione di film e il confronto diretto tra psicoanalisti, autori cinematografici e pubblico.
Da questi fertili presupposti è nata nel 2012 la rassegna “Cinemente”, realizzata in collaborazione con il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel corso delle edizioni, la manifestazione ha esplorato tematiche diverse che hanno dato il titolo a ciascuna rassegna: “Cambiamenti”, “Parlami d’amore”, “E se domani… vite precarie”, “La memoria del futuro”, “L’altro da sé”, “Il perturbante”, “Umano/disumano”, “È solo il mondo che cambia”, “Miti”.
Ogni edizione ha proposto circa dieci proiezioni, tutte commentate dal regista e da uno psicoanalista esperto, cui si è aggiunto, dall’ultima edizione, anche un giovane psicoanalista, sempre in dialogo con il pubblico. La sala cinematografica del Palazzo delle Esposizioni – i cui responsabili hanno sempre collaborato attivamente con la SPI e il Centro Sperimentale nella selezione dei film – ha registrato costantemente il tutto esaurito, con una significativa partecipazione di pubblico giovane.
L’edizione di quest’anno, la quattordicesima, affronterà il tema della distruttività nelle sue molteplici manifestazioni. In un’epoca segnata da conflitti bellici, crisi economiche e politiche, violenze domestiche e diffuso senso di disperazione, “Cinemente” invita a una riflessione profonda sulla distruttività umana nei contesti collettivi, lavorativi, affettivi e familiari.
Il progetto, ideato e curato dalla Società Psicoanalitica Italiana in collaborazione con il Palazzo delle Esposizioni di Roma e il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, si avvale del supporto dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dell’Azienda Speciale Palaexpo. Gli incontri saranno presentati e coordinati dallo psicoanalista Fabio Castriota.
INFORMAZIONI
Palazzo Esposizioni Roma – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
www.palazzoesposizioniroma.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE
Le prenotazioni si effettuano su www.palazzoesposizioniroma.it dalle ore 9,00 del lunedì precedente alla proiezione fino a un’ora prima. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell’inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all’ingresso. Senza prenotazione è comunque possibile accedere alle proiezioni fino a esaurimento dei posti disponibili, presentandosi prima dell’inizio del film.
15 maggio – 26 giugno 2025
Palazzo Esposizioni Roma – Sala Cinema
CINEMENTE
rassegna di psicoanalisi e cinema – 11a edizione
FORME DELLA DISTRUTTIVITÀ
progetto ideato e curato da
Palazzo Esposizioni Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale,
Società Psicoanalitica Italiana
promosso da
Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo
presenta e coordina gli incontri
Fabio Castriota
giovedì 15 maggio, ore 20.00 – lavoro
7 MINUTI
di Michele Placido. Italia, 2016, 88’
segue incontro con Alexandro Fortunato e il regista
interviene Valeria Condino
La proprietà di un’azienda tessile italiana passa a una multinazionale, non sono previsti licenziamenti ad una condizione… Chiuse in una stanza come ne La parola ai giurati di Sidney Lumet, 11 donne dovranno decidere il destino di tutta la fabbrica e si troveranno a confrontare animatamente speranze, riflessioni e ricordi di vite diversissime. Sostenuto da un cast strepitoso tutto al femminile, Placido porta in scena una potente riflessione sui diritti dei lavoratori.
giovedì 22 maggio, ore 20.00 – bullismo
IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA
di Margherita Ferri. Italia, 2024, 114’
segue incontro con Alessandro Bruni e la regista
interviene Leonardo Spanò
Il 20 novembre 2012, Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni, si è tolto la vita: è il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo omofobi che hanno portato al suicidio di un minorenne. Un film straordinario che ripercorre con sguardo lucido le terribili dinamiche che hanno portato la vittima a pensare di non avere via d’uscita. Narrato dallo stesso Andrea con un tono leggero e ironico, crea un forte impatto emotivo, mettendo in luce i valori fondamentali di empatia e rispetto verso gli altri.
giovedì 29 maggio, ore 20.00 – violenza di genere
MIA
di Ivano de Matteo. Italia, 2023, 108’
segue incontro con Alessandra Balloni e il regista
interviene Alice Piacentini
La storia di una famiglia semplice e felice in cui entra violentemente un ragazzo, un manipolatore, che stravolge la vita di una quindicenne meravigliosa, rendendola un incubo. Quando la ragazza, aiutata dal padre, riesce ad allontanarsi e ricominciare a vivere, il ragazzo decide di distruggerla. Un intenso Edoardo Leo è il protagonista di questo dramma che, come un pugno nello stomaco, scava le dinamiche violente di tante relazioni tossiche.
giovedì 5 giugno, ore 20.00 – dipendenze
LA CASA DEGLI SGUARDI
di Luca Zingaretti. Italia, 2024, 109’
segue incontro con Paolo Boccara e il regista
interviene Filippo Maria Moscati
Marco ha 20 anni, è sensibile, empatico, scrive poesie e cerca nell’alcool e nelle droghe “la dimenticanza”, quello stato di incoscienza impenetrabile all’angoscia di esistere e di vivere. Il folgorante esordio alla regia di Luca Zingaretti affronta le dipendenze come fuga autodistruttiva dalla sofferenza e soprattutto da se stessi, portandoci a comprendere il dolore come elemento indissolubile dalla felicità.
giovedì 12 giugno, ore 20.00 – rapporti familiari
FAMILIA
di Francesco Costabile. Italia, 2024, 120’
segue incontro con Paola Catarci e il regista
interviene Tommaso Romani
Luigi ha vent’anni e vive con la madre e il fratello uniti da un legame profondo, nel ricordo di un padre violento che ha reso la loro vita un inferno. Familia è un melodramma nero che, contaminando thriller psicologico e film a tematica sociale, riesce ad emozionare in profondità e rendere universale il racconto della violenza, soprattutto quella psicologica, mostrando le ferite profonde che segnano per sempre.
giovedì 19 giugno, ore 20.00 – guerra
WHY WAR
di Amos Gitai. Italia, 2024, 87’
segue incontro con Alfredo Lombardozzi e lo storico Bruno Tobia
interviene Andrea Auletta
Nel 1932 la Società delle Nazioni chiese ad Albert Einstein di scegliere un intellettuale con cui discutere una questione qualsiasi. Einstein scelse Sigmund Freud e la domanda attorno alla quale si confrontarono fu: perché la guerra? Perché le persone si combattono? Questo film poetico racconta la guerra senza mostrarla e attraverso lo scambio dei due grandi pensatori definisce il discorso moderno sulla violenza umana di massa.
giovedì 26 giugno, ore 20.00 – migrazione
IL TRENO DEI BAMBINI
di Cristina Comencini. Italia, 2024, 105’
segue incontro con Anna Nicolò e la regista
interviene Chiara Buoncristiani
1946. Amerigo ha otto anni e non si è mai allontanato dalle strade di Napoli e da sua madre Antonietta. Il suo mondo però sta per cambiare: a bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al Nord, dove una giovane donna lo accoglierà e si prenderà cura di lui. Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente, un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.