Dossier

Intervista Patrizia Forleo

6/03/12

Daniela Bonomo

 

Patrizia Forleo è nata a Firenze e vive a Roma. E’ sposata. Ha 2 figlie. Lavora come dirigente di 1° livello nell’ Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Fatebenefratelli  dal 1997 e dirige, dal 1990, l’Ambulatorio di Ginecologia dell’Infanzia e Adolescenza, presso  lo stesso Ospedale.

Ha scritto numerosi testi scientifici, frequenta attualmente il 4° anno di specializzazione in Psicoterapia, ed è … attrice teatrale! Patrizia Forleo è una donna bella e vitale. Mi accoglie nella sua casa luminosa e la luce mi pare che accompagni la sua storia di donna che lavora per e con le donne.

 

Dato il suo osservatorio lavorativo, ci può dire se e come è cambiato, secondo lei, il rapporto della donna con il
corpo nel corso del tempo?

Nel nostro ambulatorio noi vediamo adolescenti fino a 25 anni, vedo tanti disordini alimentari per il discorso dell’amenorrea. Tante problematiche di tipo psicologico si ripercuotono sul ciclo e su altri sintomi. E’ importante avere
un’attenzione particolare per il colloquio con le ragazzine, rassicurarle, ma se arriva una ragazzina con l’acne io la tratto. Per me la ragazzina deve uscire che sa che lei sarà più bella tra 3 mesi. Una ragazzina non può andare in giro butterata e farsi schifo e vergognarsi ad uscire con un ragazzo nel momento  in cui comincerà la fase dell’amore, della pulsione sessuale… Quando sarà bella si ridurranno i farmaci, quando sta bene con se stessa. Poi si comincia a piacere e questo è importante perché in questa fase devi mettere le fondamenta, con una solidità assoluta, alla relazione con te stesso. E quando ti piaci, ti vuoi bene, vuoi facilmente bene. Il problema col corpo credo sia invariato nel tempo, anche prima c’erano tante anoressiche.
Oggi sicuramente le immagini, i mass-media, potenziano determinati canoni ma è un problema che prima era sepolto e ora è uscito più fuori.

 

E con la sessualità?

La sessualità … Il valore della sessualità si è trasformato, oggi tutto è lecito.
Vedo delle ragazzine che mi chiedono se possono dire di aver avuto già rapporti, perché la verginità non è più un valore e quasi c’è una vergogna nell’esserlo. Si affronta spesso il primo rapporto sessuale con spavalderia “tocca farlo prima o poi”  con chi capita, “basta che mi piace l’altro” non deve essere il grande Amore e questo porta ad un modo diverso di essere in relazione. Oggi è la donna, quasi, che induce la sessualità nell’altro. Abbiamo sempre buttato l’amo noi femmine Però prima lo buttavamo e nascondevamo la mano, oggi lo buttiamo e dobbiamo pescare subito. E questi poveri maschi…dico poveri perché non solo il gioco del rimorchio è al femminile ma spesso la donna ha un lavoro più prestigioso e, per quanto si vuole, certi canoni rimangono gli stessi e cioè che il compagno è quello che ti tutela, così la relazione diventa complicata…

Tutto questo come ha modificato l’approccio alla maternità, il desiderio di essere madre coniugato con quello di realizzare se stessa?

La  maternità…Beh, io penso che la maternità faccia parte del femminile, cioè è dentro di noi. Poi c’è qualcuno che ha altre priorità, la donna oggi è cambiata, la donna oggi è una professionista, vuole avere successo; è cambiata
proprio la mentalità e per questo deve rimandare qualcosa come la maternità. E rimandare la maternità è una cosa che si paga, a mio avviso, si paga poi con lo scotto della sofferenza se c’è l’infertilità. E queste sono cose che pagano le
donne, perché un uomo a 70 anni si può mettere a fare un figlio, una donna no.
Io queste sofferenze le vedo al femminile. Come la solitudine, come  alcune situazioni limite. Io penso che ci
sono degli istinti che noi in qualche maniera castriamo , ognuno di noi….io mi ricordo una notte quando mia figlia piangeva disperatamente e io ho perso la pazienza…ti vengono dei raptus perché non ce la fai più, non hai risorse, non ce
la fai…ma poi i figli ti ripagano abbondantemente.

 

Pensa  al suo essere madre? come lo ha desiderato e vissuto?

Io sono rimasta incinta per caso la prima volta. Ero a un campo scout … tornavo per il secondo anno di specializzazione, tornavo per prendere la pillola, ero sposata da due anni … non è mai arrivata la mestruazione. Per me, quando l’ho
saputo, è stato drammatico nel senso che avevo tanti progetti: dovevo specializzarmi, mi stavo appassionando al mio lavoro, avevo un congresso in Brasile a settembre e “questa” è nata a settembre … cioè mi ha scombinato la
vita! Il primo mese sono andata a dirlo ai miei genitori con le lacrime agli occhi, sono incinta … disperata. E’ stata
l’esperienza  più  bella della  vita!! Nonostante abbia tante cose da fare, ne faccio tante, però ancora oggi dico che è l’esperienza più bella. Quando il bambino si attacca al seno, quando si stacca dal capezzolo, ti guarda, ti fa un sorriso e si riattacca, per me quella è la cosa più bella che…spesso mi capitano donne che vengono per interrompere la gravidanza, in
crisi. Io dico subito che farò di tutto per convincerle a tenerlo, quel bambino … poi le informerò anche su dove andare ad abortire, ma prima cercherò di dimostrare che il nero lo vediamo subito, ma spesso quello che è positivo non
si vede. E molte, poi, tornano e mi ringraziano dicendo “questa è figlia sua”. La mia seconda gravidanza invece l’ho proprio voluta. E’ stata faticosa perché ho lavorato di nascosto senza dire della gravidanza, perché avevo paura che mi
licenziassero ma poi, siccome è nata a marzo, c’è stata tutta l’estate e me la sono proprio goduta.

 

Per l’uomo che diventa padre quali difficoltà ci sono, secondo lei?

La paternità è meno delegata oggi, è molto più coinvolgente anche perché a volte la mamma ha meno tempo del papà. Mentre prima la mamma stava a casa e si occupava dei figli, in qualche maniera il papà li delegava, oggi anche nella
sala parto i papà sono sempre presenti, il papà lo prende in braccio questo bambino, cosa che prima non accadeva. Con il neonato è più difficile interagire, anche meno divertente forse, mentre noi donne siamo proprio animali e, quindi, per
noi è differente, però i papà oggi sono cambiati. La paternità si è potenziata ma anche la maternità non è cambiata. Essere mamma è questa esperienza fantastica che secondo me non cambierà mai nella vita. I miei genitori dicono che essere nonni è un’esperienza più bella di essere mamma, perché si ha tutta la gioia dell’amore senza grosse responsabilità..-

 

Lei ha avuto un rapporto molto forte con suo padre…

Sì, la mia relazione passionale è stata con mio padre, abbiamo fatto tutto insieme … c’è stato un grande amore, una grande relazione, è stato il mio maestro e per fortuna sono femmina perché sarebbe stato impossibile competere con lui da maschio. Mia madre , con lei ho un rapporto di protezione, era quella con cui andavo a parlare e, quando c’era una sofferenza, era la mamma che mi coccolava.Lei c’era sempre.

 

Oggi le figlie sono grandi, vivono per conto loro, e mi sembra che lei, come donna  abbia deciso di rimettersi in gioco. quando ha deciso di fare la ginecologa ha detto che la motivazione è nata in sala parto, vedendo nascere un bimbo ha pensato “voglio dedicarmi alla vita” .oggi, dopo anni di lavoro…

Fare la mamma e lavorare è impegnativo. Poi i figli crescono ed hanno i loro spazi…
la mia professione è meravigliosa, però credo che a un certo punto c’è voglia di cambiamento…la donna mi affascina per l’insieme  della donna. Ogni donna la stessa cosa la può vivere con un’esperienza talmente differente! Cominciava ad affascinarmi il “pensato” della femmina, proprio del genere femminile, e allora ho pensato ad un modo di accompagnare le pazienti, di seguirle psicologicamente nel percorso di sofferenza. Da questo nasce la scuola di psicoterapia.

 

E il teatro come nasce? lei è sulla scena in questi giorni 

Giocare nella vita, e anche nel lavoro, non smettere mai di mettersi in gioco e di rinnovarsi  fa sì che una si rimbocchi le
maniche, si rimetta a studiare a 50 anni … si può fare, si può imparare un copione a memoria, si può andare in scena con una strizza tremenda tutte le sere, si può sbagliare, si riparte .

Febbraio 2012