Dossier

Ni una más

28/02/13

a cura di Nerina Cocchi

“Ni una más”, spettacolo del gruppo di creazione internazionale inoutput, è una voce che si alza dalla confusione collettiva. È la voce di una donna dalle ossa ben solide che chiede che si aprano gli occhi sul femminicidio, su questa violenza contro le donne che isola, che limita, che ammazza. “Ni una más” è mai più. Che mai più una donna sia toccata dalla violenza, a parole e a fatti. Non perché è donna, e quindi debole. Non perché l’uomo in quanto uomo è violento. Non si tratta di una lotta tra i sessi, ma di andare oltre le parole “vittima”, “abuso” e “superiorità”. Si tratta di capire che se qualcuno picchia, insulta, ammazza, siamo tutti responsabili. Perché scegliamo di non vedere, di non guardare, di non parlare e di non ascoltare. Ma “Ni una más” va anche oltre. Scritto da Mia Parissi, messo in scena da Nerina Cocchi e interpretato da Giovanna Scardoni, questo monologo è anche un viaggio corporeo ed emotivo per lo spettatore. La partitura di testo e musica, in contrapposizione a quella del movimento dell’attrice in mezzo alla scenografia di cocci, fa vivere allo spettatore, anche attraverso l’evoluzione del costume scenografico che va via via frammentandosi, come la violenza, e il trauma che ne consegue, sia una frattura della propria storia e del proprio sentire. Guidando lo spettatore tra immagini di ossa che si spezzano nella società e di occhi verdi che trapassano il cuore, ed esprimono la bellezza dello spirito umano che ci anima, e ci eleva, tutti, “Ni una más” diventa un’esperienza viscerale, ritmicamente precisa e sconvolgente che rimette in questione l’eterno conflitto tra paura e azione, desiderio e saggezza. Tutto questo per chiederci, veramente, cos’è una “vittima”. Dov’è il confine tra il “no” e il “sì”? Dov’è che perdiamo la coscienza dell’umano in noi stessi e diventiamo “vittime”, ma anche “carnefici”, di altri e di noi stessi?

 

Una produzione inoutput

Testo di Mia Parissi.

Regia e luci di Nerina Cocchi.

Con Giovanna Scardoni.

Scene e costumi di Giulia Pecorari.

Musiche di Davide Fensi.

Virtual orchestration and sounds di Michele Busdraghi.

Fotografia di Andrea Messana.

Video di Daniel Pinheiro.

Per maggiori informazioni: http://inoutmas.wordpress.com

Per l’intervista alla regista: http://vimeo.com/55798493